Con una nota ufficiale, Alessia Mazzolini, Segretaria provinciale del SAP di Pordenone, ha denunciato l’assenza di nuovi rinforzi in organico, nonostante le gravi carenze già segnalate e i ripetuti appelli del Sindacato Autonomo di Polizia. Nessun agente in più, dunque, sarà assegnato alla questura.
«Il SAP chiede con urgenza l’aggregazione di personale da altre province e, nel frattempo, l’esonero della Questura di Pordenone dalle numerose aggregazioni fuori sede imposte dal Ministero (Trieste, Gorizia, Roma, Albania) che rendono il numero degli operatori a disposizione ancora più esiguo, compromettendo l’efficienza e la funzionalità di ogni ufficio sempre a discapito del cittadino che rischia di non vedersi assicurati servizi essenziali», queste le parole di Alessia Mazzolini.
Claudia Pace, Segretaria provinciale del SAP de L’Aquila, è intervenuta in merito alle assegnazioni previste per la provincia, definendole non solo del tutto insufficienti, ma, sotto molti aspetti, persino mortificanti rispetto alle reiterate richieste di potenziamento delle articolazioni territoriali.
«Per queste ragioni, il SAP L’Aquila, qualora non ci vengano date ampie garanzie, preannuncia l’organizzazione di un sit-in pubblico nei pressi della Prefettura del capoluogo abruzzese, per denunciare con fermezza: la gravissima carenza strutturale di personale; il progressivo impoverimento dei servizi di polizia sul territorio; un carico di lavoro ormai insostenibile, sotto ogni profilo. La questione del sottorganico non riguarda solo l’amministrazione: è un problema che impatta direttamente sulla sicurezza dei cittadini, sulla qualità dei servizi, sul benessere psicofisico del personale e sull’intero equilibrio operativo delle forze di polizia nella nostra provincia.Rivolgiamo un appello al signor questore e a tutte le Autorità competenti affinché si facciano portavoce presso il Dipartimento della reale situazione della provincia e si attivino con urgenza per ripristinare condizioni dignitose di lavoro e di sicurezza per il personale e per i cittadini».
«Rischiare la vita per garantire la sicurezza del Paese e poi trovarsi indagati lo riteniamo ingiusto e per questo stiamo invocando il cambiamento della norma. Durante il servizio agiamo per conto dello Stato, stiamo svolgendo una funzione pubblica, però poi dobbiamo difenderci e tutelarci personalmente», a dichiararlo in diretta al TGCOM24 è stato Stefano Paoloni, Segretario Generale del SAP, intervenuto in merito all’avviso di garanzia notificato ai due poliziotti che hanno bloccato gli autori dell’omicidio del Brigadiere Capo Carlo Legrottaglie.
«Quando si interviene per difendere la sicurezza e i cittadini e sussistono cause di giustificazione non deve esserci l’imputazione automatica per chi compie il proprio dovere in favore del Paese». Lo ha dichiarato al TG4 Stefano Paoloni, Segretario Generale del SAP, commentando l’avviso di garanzia per i due agenti che hanno fermato i responsabili dell’omicidio del brigadiere capo Carlo Legrottaglie.
Il Dipartimento ha comunicato che, l’Ispettorato delle Scuole della Polizia di Stato ha informato che il prossimo 15 luglio 2025, presso il Centro Addestramento della Polizia di Stato di Cesena, le Scuole allievi agenti di Alessandria, Peschiera del Garda, Piacenza, Trieste e Vibo Valentia, il Centro addestramento e istruzione professionale di Abbasanta, la Scuola di polizia giudiziaria, amministrativa ed investigativa di Brescia e la Scuola per il controllo del territorio di Pescara avrà avvio il 231° corso con la partecipazione complessiva di 2147 unità1. Il corso, denominato “231° Corso di formazione per allievi agenti della Polizia di Stato” ha una durata complessiva di mesi dieci sino al 14 maggio 2026 ed è articolato in due periodi formativi: • il primo di sei mesi finalizzato alla nomina ad agente in prova dal 15 luglio 2025 al 14 gennaio 2026; • il secondo di quattro mesi (dal 15 gennaio al 14 maggio 2026) articolato come segue: ► dal 15 al 19 gennaio 2026 rivolto al completamento delle attività formative presso le rispettive scuole; ► dal 20 gennaio al 14 maggio 2026 di applicazione pratica presso gli uffici/reparti di assegnazione.
Venerdi mattina i rappresentanti sindacali del SAP dell’Umbria si sono portati nelle città di Terni, Perugia, Spoleto, Assisi e Foligno per portare un mazzo di fiori presso le caserme dei Carabinieri, per esprimere vicinanza in questo momento di dolore per tutti.
“Mancavano poche ore alla pensione del nostro fratello Carlo, non ha esitato a mettere a rischio la propria vita a difesa dei valori che incarniamo, fino all’estremo sacrificio, “nei secoli fedele” come il tuo coraggio, un eroe che non sara’ mai dimenticato. Se non fosse morto, sarebbe sotto inchiesta ? vi chiedo dobbiamo morire o dobbiamo salvarci per poi sentire delle follie? E’ ora di finirla e prendere decisive distanze contro fantasiose affermazioni riguardo l’operato delle forze di Polizia“. La nota del SAP
«Con grande soddisfazione dopo le numerose segnalazioni del SAP di Treviso ai Mass Media e tramite i canali social sulla criticità del Commissariato di Conegliano, uno spiraglio si è aperto». Paolo Casagrande, Segretario provinciale del SAP di Treviso, ha così commentato le recenti assegnazioni nella provincia attraverso una nota.
Il Segretario regionale del SAP Friuli Venezia Giulia, Lorenzo Tamaro, analizza il fenomeno delle baby gang, che non rappresentano più episodi isolati legati alla periferia, ma manifestazioni sempre più frequenti anche nel cuore delle città. A Trieste, proprio la scorsa settimana, si sono verificati due episodi di violenza che hanno coinvolto ragazzi giovanissimi.
«Dal punto di vista delle forze dell’ordine il problema è la mancanza del rispetto delle leggi e del senso di rigore: gli atteggiamenti sovversivi di questi ragazzi possono essere letti come la volontà di superare le autorità competenti. In più, è come se l’opinione pubblica preferisse giustificare chi si muove nell’illegalità piuttosto che capire le azioni delle forze dell’ordine che lavorano per far rispettare le leggi. Ma il problema non troverà soluzione solo con l’inasprimento delle azioni di polizia, ma anche con l’azione delle scuole e delle famiglie nell’educare al rispetto del prossimo e delle leggi».
Nessun rinforzo per Frosinone nel piano di potenziamento della Polizia, Gianmarco Cori, Segretario provinciale del SAP di Frosinone, lancia l’allarme e manifesta forte preoccupazione:
«Tra pensionamenti e mancati nuovi arrivi, la nostra provincia è gravemente penalizzata. I numeri parlano chiaro: una sola unità per tutto il territorio è una mancanza di rispetto per i cittadini e per gli operatori che ogni giorno rischiano la vita per garantire sicurezza».
Forte delusione e contrarietà da parte del SAP per il nuovo piano di potenziamento del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, che non prevede l’assegnazione di nuovi agenti in via permanente alla provincia di Rimini.
A questo proposito, il Segretario provinciale del SAP di Rimini, Salvatore Giglia ha dichiarato: «Rimini è una provincia con una forte presenza turistica e una popolazione che aumenta esponenzialmente durante l’estate, ma la pressione operativa non si esaurisce in tre mesi all’anno. Le esigenze di sicurezza richiedono un potenziamento stabile degli organici, non misure stagionali, la situazione rischia di diventare insostenibile. In molte articolazioni si opera già oggi sotto il livello minimo, con turni sempre più difficili da coprire».