In riferimento alla nostra nota del 26 febbraio scorso, la Segreteria del Dipartimento ha comunicato che la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato ha precisato come, nella fase iniziale di implementazione dell’utilizzo dei droni, il progetto non abbia previsto la distribuzione di tali dispositivi a tutte le Questure del territorio nazionale, bensì a un numero limitato di 20 Questure selezionate.
In tale contesto, la selezione del personale da formare come pilota di droni è stata effettuata tenendo conto delle specifiche esigenze operative delle Questure coinvolte nel progetto pilota. Non essendo presente in tutte le 20 questure personale già formato o con specifiche competenze, non è stato possibile prevedere un bando di concorso aperto a tutto il personale.
La partecipazione al corso è stata quindi riservata a dipendenti in servizio presso uffici che, per tipologia di attività svolta, erano direttamente interessati all’impiego dei droni e che, al contempo, potevano garantire l’effettivo utilizzo degli operatori formati in questo specifico settore; tale valutazione è stata rimessa ai Questori delle sedi comprese nel piano di riparto dei dispositivi.
La Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato ha rappresentato, infine, che quando tutte le Questure saranno dotate di tali dispositivi e sarà stata completata la formazione di un numero idoneo di operatori per ciascuna Questura, si potrà procedere alla selezione con un bando a livello nazionale.
CORSI PILOTA DRONI POLIZIA DI STATO, ANOMALIE FORMAZIONE DEL PERSONALE: LA RISPOSTA DEL DIPARTIMENTO
