Dal sito del Senato
FORNERO, ministro del lavoro e delle politiche sociali
Signor Presidente, ringrazio lei e tutti i senatori intervenuti. Sottolineo anzitutto che il Governo tutto, e sicuramente anche il Ministro del lavoro, è profondamente consapevole della vitale importanza delle attività svolte da tutte le Forze dell’ordine e delle Forze armate; anzi colgo proprio questa occasione per ringraziarle nel loro insieme per le azioni che svolgono quotidianamente, anche in condizioni molto difficili.
Il Governo nel suo insieme – e, in particolare, il Ministro del lavoro – è pienamente consapevole della specificità dell’attività compiuta dalle Forze armate e dalle Forze dell’ordine, pur nella loro diversità, dei rischi connessi a tale attività, dell’usura di un lavoro svolto spesso sul territorio e non in più o meno comodi uffici.
Il Governo tutto – e il Ministro del lavoro, in particolare – è anche consapevole della disponibilità che le stesse Forze armate e Forze dell’ordine hanno dato in diverse occasioni a partecipare ai sacrifici richiesti agli italiani nel loro insieme. È da questa disponibilità, più volte espressa dai Ministri ai quali ciascuna componente delle Forze armate e delle Forze dell’ordine fa capo, a partecipare ai sacrifici richiesti al Paese tutto che noi siamo partiti rispetto alla modifica e all’armonizzazione dei requisiti per il pensionamento anche nel comparto delle Forze armate e delle Forze dell’ordine.
Abbiamo avviato un tavolo di discussione, che per ora è rimasto a livello tecnico, però assicuro l’Assemblea del Senato che il Ministro del lavoro ha svolto diversi incontri con i colleghi che – ripeto – sono interessati a vario titolo, cioè con i Ministri della difesa, dell’interno, della giustizia, dell’economia e delle finanze e anche dell’agricoltura per le diverse componenti cui essi fanno capo. Da questi diversi incontri è maturata una consapevolezza che parte dalla specificità e dalla partecipazione a sacrifici che sono richiesti, in questo momento di crisi, a tutti gli italiani. Non abbiamo formulato ancora delle proposte specifiche, se non nel tavolo tecnico, che è un tavolo di discussione. Però, ribadisco da parte mia la ferma volontà di incontrare le rappresentanze sindacali, i portatori degli interessi di queste categorie. Quindi non faremo niente che non sia concordato e che non parta dalla adesione, di cui ho parlato prima, all’insieme dei sacrifici richiesti al Paese.
Entrando nelle specifiche mozioni, vorrei chiedere una pausa, perché per me è un po’ imbarazzante dire sì ad una mozione e no ad un’altra, posto che ci sono sicuramente degli elementi su cui il Governo aderisce in maniera assolutamente piena e trasparente in pressoché tutte le mozioni, e ce ne sono altri che si sovrappongono, ed altri ancora che forse meriterebbero un più di discussione.
Chiedo pertanto a voi se è possibile una sospensione dei lavori per trovare una mozione comune che possa essere adottata dal Governo in maniera piena, trasparente e senza, appunto, distinzione e condizionamenti. Questo è disposto a fare il Governo.
L’ordine del giorno approvato
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