L’altro ieri sera, una collega all’uscita dal turno di servizio dal Commissariato a Napoli, è stata seguita mentre andava a riprendere l’auto parcheggiata nella zona portuale. L’agente si era accorta di essere pedinata, ma non ha fatto in tempo ad estrarre l’arma di ordinanza perché è stata presa alle spalle e le è stato dato un colpo in testa con una pietra. Dopo l’aggressione l’uomo, di origine straniera, l’ha stuprata.
«Siamo tutti sotto shock per quanto accaduto alla collega», premette Stefano Paoloni, «Io dico solo che avanti così non si può andare: servono politiche sull’immigrazione severe, più certezza della pena. Sì perché questi immigrati dall’identità incerta, si sentono liberi di fare ciò che vogliono perché tanto sanno che non pagano mai».
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