La Segreteria Provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia della Provincia BAT, convinta che molti punti riguardanti la situazione degli organici e delle strutture presenti in questa provincia non sono espressamente conosciute dalle SS.VV., ha deciso di inviare, senza veli, questa lettera aperta.
Riporta per punti le varie condizioni.
Pur apprezzando l’impegno che l’attuale Governo sta ponendo nei confronti delle FF.OO., da ultimo con la prossima attuazione di un programma di incremento delle risorse di Polizia (con la formalizzazione di più corsi di formazione per la formazione di più Poliziotti da inviare nei vari Uffici di Polizia d’Italia), avrebbe apprezzato una maggiore considerazione nei riguardi di una Questura, la quale, a distanza di due anni dalla sua inaugurazione, non è riuscita ad aprire alcuni uffici strategici per la stessa città di Andria e per tutto il territorio della BAT (un esempio su tutti: l’Ufficio Immigrazione e l’Ufficio Amministrativo Contabile).
A tal proposito, giudicando positivamente, l’attuale aggregazione temporanea estiva dei colleghi che sono stati inviati in questa sede, si chiede di variare, agli organi deputati, l’“aggregazione”, in “assegnazione”. Questa richiesta è facilmente giustificata dal fatto che il territorio litoraneo, che va da Barletta, passando per Trani, per terminare a Bisceglie (dove gli “aggregati” operano), è una zona dove il turismo insiste per tutto l’anno. È comprensibile, a questo punto, intuire che la presenza di operatori di polizia garantirebbe di abbattere quel grado di insoddisfazione e di insicurezza che persevera tra tutta la popolazione della BAT.
Passando alla struttura, poi, e di questo ne è più che certa, i loro più stretti collaboratori (per intenderci, quelli molto vicini alle VS Persone), non avranno raccontato la situazione della mancanza di spazi nella Questura.
In premessa desidera ricordare, che nell’attuale Questura, manca la Mensa di Servizio, mancano l’alloggio del Questore e per tutto il personale di fuori provincia (il quale, con immensi sacrifici, pur di garantire il funzionamento dell’intera struttura, deve sobbarcarsi la spesa di B&B), mancano le sedi per le OO.SS. (che sono costrette a promuovere le proprie attività sindacali in luoghi di fortuna, utilizzando, nella maggior parte dei casi, le attività commerciali – “bar” – presenti nella zona), mancano i parcheggi (per facilità sull’argomento i colleghi sono stati vittima di danneggiamenti, nonché anche di furto, dei propri mezzi. Tra i danneggiati c’è anche il firmatario della presente!), manca un’aula dove poter incontrare i colleghi in assemblea (fino a qualche giorno orsono, si condivideva una stanza “in doppia veste”: ora luogo per incontri sindacali, ora Cappella). Luoghi che in fase di costruzione non sono stati considerati! Ad ogni buon conto, si augura abbiano rappresentato la richiesta di recuperare alcune infrastrutture, presenti in un Commissariato Distaccato, le quali garantirebbero la possibilità di ottimizzare l’utilizzazione di alcuni spazi che, come già scritto, calano nella Questura (questi trasferimenti garantirebbero la possibilità di ottimizzare uffici logistici – Magazzino V.E.C.A. e altri uffici importanti, oggi costretti a cercare di lavorare in spazi piccoli, angusti e con il timore che prossime piogge e relative infiltrazioni, possano compromettere l’integrità di tutto il materiale).
Nella Questura, inoltre, tra le tante mancanze, oltre al numero degli addetti ai lavori “in divisa”, manca il personale dell’Amministrazione Civile degli Interni. In questi ultimi mesi ben tre dipendenti hanno lasciato la Questura (chi ha vinto un concorso in altre amministrazioni, chi ha terminato il periodo di aggregazione temporanea). Sarebbe augurabile una maggiore attenzione da parte delle Autorità competenti, affinché possano far arrivare nuove risorse che andrebbero a garantire l’apertura dell’Ufficio Amministrativo Contabile, di cui Le ha anticipato agli inizi di questa lettera.
Commissariati.
Gli organici dei Commissariati sono ridottissimi, molto probabilmente non sono state presentate le quiescenze che nell’arco dei prossimi anni raggiungeranno valori a due cifre emblematici.
Uffici, dove quotidianamente non sono garantite le presenze di pattuglie per il controllo del territorio.
Uffici che, ciononostante, riescono a portare ottimi risultati di lotta alla criminalità facendo ricorso a molteplici ore di straordinario che vedranno rimborsato a distanza di un anno se tutto fila liscio.
Uffici dove il personale, pur di garantirne il funzionamento, lavorano a queste “impossibili temperature”, senza la presenza di condizionatori perché l’impianto non è funzionante da molti anni. A tal proposito si chiede di intervenire nei riguardi di quegli organismi altamente burocratizzati, che avocando le scuse più inimmaginabili, lasciano passare il tempo invece di cercare una soluzione.
Poi, non ci si deve meravigliare, se un Dirigente, rispettando i canoni della salvaguardia dei lavoratori decide di chiudere un’ora prima l’Ufficio denunce!!! Polizia Stradale.
Gli Uffici della Sezione di Polizia Stradale, che al momento sono ospitati all’interno della stessa Questura, sono insufficienti per garantire quegli idonei spazi dove sviluppare le pertinenti attività che ricadono sul servizio della Polizia Stradale (Ufficio Incidenti, Segreteria del Personale, Armeria, e altro), senza contare che in questa tornata di assegnazione di risorse, non vi è stato nessun incremento di personale (ci preme ricordarLe che la Sezione è affidata ad appena 20 unità, a fronte degli oltre 40 come da Decreto istitutivo, e che le quiescenze incombono anche qui).
Sempre riguardo alla Sezione Polstrada, e per completezza di notizie, se da un lato diranno che c’è un’area attigua alla Questura nella quale dovrà essere spostata la sede della Stradale, si prega di chiedere in quanto tempo questa struttura verrà realizzata (al SAP non risultano i tempi né di inizio lavori, né di consegna).
Non è da meno la situazione del Distaccamento Autostradale di Trani, dove il problema incombente sono gli uomini che con il passare del tempo tendono a diminuire senza rimpiazzo (si concede di asserire che la quiescenza è una brutta bestia, e che la politica di altri tempi, che ha badato più a una riduzione delle spese a scapito di un investimento sulla sicurezza, ha decuplicato gli effetti che stiamo vivendo sulle nostre spalle e molto più su quelle dei cittadini che chiedono diuturnamente la tranquillità di una vita serena nelle proprie città).
In ultimo, ma non per importanza, incombe lo stato del Posto Polfer di Barletta, dove con 10 unità, e con enormi sacrifici, cercano di garantire una sicurezza sulle tratte ferroviarie di propria pertinenza, con l’ombra di un ampliamento dello snodo ferroviario, già dichiarato dagli organi regionali, cui verrà sottoposta la Stazione di Barletta.
La Segreteria Provinciale SAP BAT, si ferma qui, perché per poter dipingere il quadro di quanto sintetizzato in questa nota, sarebbe auspicabile che i vertici istituzionali venissero in loco e che si lasciasse ai componenti la Segreteria Provinciale SAP l’onere di mostrare i vari Uffici presenti nella Provincia, dettagliando di volta in volta tutte le criticità presenti.»
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