Abbiamo trasmesso una nota al Capo della Polizia Prefetto Vittorio Pisani per segnalare alcune gravi criticità nella gestione delle Sale Operative delle Questure italiane. Il problema principale che abbiamo evidenziato è il sovraccarico di lavoro degli operatori, spesso lasciati soli a gestire emergenze complesse, con potenziali ripercussioni sulla sicurezza pubblica e sull’incolumità degli stessi agenti su strada.
Come è noto le Sale Operative sono il cuore della risposta alle emergenze: gestiscono chiamate di soccorso prendendo decisioni complesse in archi temporali ristretti al fine di razionalizzare e coordinare le risorse sul territorio. Negli ultimi anni, agli operatori è stato aggiunto anche il compito di controllare gli allarmi dei braccialetti elettronici, utilizzati per monitorare le persone sottoposte agli arresti domiciliari o apposti per la tutela delle vittime di stalking. Questa mansione richiede tempestività e precisione, ma affidata a un solo operatore – spesso con poca esperienza – aumenta i rischi per le vittime e per l’efficacia delle misure giudiziarie. Non bastante ciò, come sappiamo questi strumenti di monitoraggio spesso generano numerosi falsi allarmi che distolgono l’unico operatore da altre attività importanti.
Abbiamo evidenziato come la circolare della Direzione Centrale Anticrimine D.C.A. – S.C.T. prot. 0020852 del 17.02.2023 che suggeriva la presenza di almeno due operatori per turno, sia stata largamente ignorata. Inoltre, la proposta di chiudere le Sale Operative dei Commissariati distaccati per concentrare tutto il lavoro nelle Questure aggraverebbe ulteriormente la situazione, soprattutto in territori vasti e complessi come quelli della Questura di Frosinone, senza considerare il fatto che non apporterebbe neanche una razionalizzazione delle risorse poiché nei Commissariati gli operatori delle sale operative svolgono contestualmente anche altre mansioni.
Abbiamo pertanto proposto di valutare l’introduzione di disposizioni vincolanti per garantire un numero minimo di operatori per turno, al fine di tutelare la sicurezza pubblica, quella degli agenti e delle categorie più vulnerabili.
Il Segretario provinciale del SAP di Fermo, Alessandro Patacconi, esprime forte preoccupazione per l’esclusione della provincia dal piano nazionale di potenziamento degli organici del Dipartimento: «La provincia di Fermo continua a essere sistematicamente ignorata nonostante le nostre reiterate segnalazioni. Ci si dimentica che Fermo non è solo un territorio “di provincia”, ma anche una rilevante meta turistica costiera e di montagna. Forse è ora che chi gestisce le assegnazioni si confronti con le realtà del territorio, magari con l’ausilio di una cartina geografica che faccia comprendere le caratteristiche della zona. In queste condizioni sarà estremamente difficile garantire sia la sicurezza dei cittadini che quella dei colleghi, che saranno impiegati per tutelare tutti noi senza alcun rinforzo estivo; è estremamente necessario che si siano in tutti gli orari delle giornate almeno due “volanti” su strada, ma come si farà? Particolare allarme desta anche la situazione della Sezione Polizia Stradale di Fermo, dove non è stato previsto alcun potenziamento, nonostante la persistente vacanza di un posto già indicato nei piani ministeriali risalenti a dicembre 2024: anche alla stradale, quindi, si stanno attrezzando per fare miracoli. Ciliegina sulla torta, i trasferimenti ordinari, con cui è stato previsto un potenziamento di 5 unità per la Questura, avranno decorrenza 8 settembre per “numerosi impegni istituzionali già comunicati».
Si è svolto nel pomeriggio del 26 giugno presso il Ministero della Funzione Pubblica a Palazzo Vidoni il tanto atteso tavolo per i lavori dell’area negoziale dei Dirigenti.
Molti i nodi da sciogliere anche se è stato importante dare avvio alla contrattazione.
In premessa va ricordatoche l’art. 46 del d.lgs 95 del 2017 riconosce al tavolo l’esclusiva competenza dei trattamenti economici accessori e gli istituti normati dei Dirigenti delle Forze di Polizia e delle Forze Armate;
La riunione con la delegazione tecnica dei ministeri competenti e le organizzazioni sindacali civili e militari può essere definito un incontro preliminare volto a stabilire l’approccio metodologico con cui procedere, considerato che si dovrannotrattaredue trienni abbondantemente trascorsi: il 2018 – 2020 e il 2021 – 2023.
Un aspetto fondamentale per proseguire fattivamente i lavori del tavoloè comprendere le risorse disponibili per ciascun triennio e se vi è la volontà di chiudere in rapida successione le due tornate contrattuali e avviare immediatamente il triennio 2024 – 2026.
Chiariti questi aspetti tecnici procedurali si potranno portare al tavolo proposte concrete attraverso una piattaforma con le priorità individuate dal SAP.
Tuttavia, siamo convinti che l’avvio dell’area negoziale rappresenti una grossa opportunità per cercare, con le risorse disponili, di avviare un percorso per dare il giusto e legittimo riconoscimento ai Dirigenti della Polizia di Stato per premiare principalmente i livelli di responsabilità in base alla funzione.
In linea generale abbiamo anticipato alcune priorità da cui partire:
Si dovrà onorare l’impegno assunto durante i lavori del contratto dei ruoli ordinari, ovvero istituire l’indennità di autorità di pubblica sicurezza per i dirigenti;
Vanno perequate tutte le indennità riconosciute contrattualmente agli agenti, Sov.ti, ispettori e commissari, a partire dalla presenza qualificata che non potrà essere inferiore alle € 17,00;
In materia di missioni e trasferimenti è necessario, anche in questo caso, uniformare l’istituto al contratto dei ruoli ordinari. Trovare una soluzione ai costi sostenuti per locazione degli immobili nei casi di trasferimento d’ufficio. Attualmente viene rimborsata indistintamente la somma di circa € 530,00 mensili.È di tutta evidenza che il costo di locazione non è uguale in tutte le città del Paese. Il costo di locazione a Venezia, Milano, Roma, ecc non è certamente uguale ad altre realtà territoriali. Pertanto, il SAP ha chiesto che vengano stabiliti parametri di rimborso diversificati stabiliti in base a indici ufficiali quali quelli fissati dall’ISTAT.
Per la parte normativa è necessario riconoscere anche ai dirigenti la possibilità di fruire delle aggregazioni temporaneeper gravi motivi, del congedo solidale e permessi brevi.
I lavori del tavolo dovrebbero riprendere a breve e ci aspettiamo anche da parte dell’Amministrazione che vengano messe sul tavolo le prime proposte.
Massimiliano D’Eramo, Segretario Provinciale del Sap di Ascoli Piceno, ha lanciato l’allarme sulla grave carenza di personale in Questura, dove è prevista l’assegnazione di un solo agente nonostante 8 colleghi siano andati in pensione generando pertanto un saldo negativo di 7 unità. A peggiorare la situazione il fatto che i colleghi promossi a Vice Sovrintendente e Vice Ispettore non verranno sostituiti nelle qualifiche ricoperte in precedenza dagli stessi, causando non solo una riduzione numerica del personale ma anche la perdita di competenze ed esperienza fondamentali.
Il Sap sottolinea come questa condizione già critica sia aggravata dall’aumento di reati come furti in abitazione e truffe agli anziani, emersi durante i recenti incontri in Prefettura. Definire “piano di potenziamento” l’arrivo di un solo agente nel capoluogo, afferma il D’Eramo, è una beffa per chi opera sul campo in condizioni sempre più insostenibili.
«Si trovano incriminati per avere svolto il loro servizio, aver rischiato la vita, con le ripercussioni che chiaramente comporta il fatto di essere indagati per motivi di servizio», lo ha dichiarato il Segretario generale del SAP Stefano Paoloni ai microfoni di Studio Aperto durante il presidio di questa mattina a Grottaglie.
Il 5 e 6 giugno si è svolto a Capodistria (Slovenia) un importante meeting organizzato dal PSS – Policijski Sindikat Slovenije, il principale sindacato di polizia sloveno, in occasione del suo 35° anniversario. All’evento ha partecipato anche il SAP – Sindacato Autonomo di Polizia, rappresentato dal Segretario Regionale del Friuli Venezia Giulia e membro dell’Esecutivo Nazionale, Lorenzo Tamaro.
Tra le autorità intervenute: il Capo della Polizia Slovena Damjan Petrič, il Ministro dell’Interno Boštjan Poklukar, il Ministro delle Finanze Klemen Boštjančič e il Vicesindaco di Capodistria Jasna Softić.
L’incontro ha rafforzato i legami di amicizia e collaborazione tra i due sindacati, culminando anche nella 19ª edizione dei “Giochi Sportivi Tradizionali”.
Nella foto da sinistra verso destra: Il Ministro dell’Interno della Slovenia Boštjan Poklukar, Il Capo della Polizia Slovena Direttore Generale Damjan Petrič, Il Presidente del PSS Rok Cvetko, Il Segretario Regionale SAP Lorenzo Tamaro, Il Ministro delle Finanze Klemen Boštjančič