Venerdi mattina i rappresentanti sindacali del SAP dell’Umbria si sono portati nelle città di Terni, Perugia, Spoleto, Assisi e Foligno per portare un mazzo di fiori presso le caserme dei Carabinieri, per esprimere vicinanza in questo momento di dolore per tutti.
“Mancavano poche ore alla pensione del nostro fratello Carlo, non ha esitato a mettere a rischio la propria vita a difesa dei valori che incarniamo, fino all’estremo sacrificio, “nei secoli fedele” come il tuo coraggio, un eroe che non sara’ mai dimenticato. Se non fosse morto, sarebbe sotto inchiesta ? vi chiedo dobbiamo morire o dobbiamo salvarci per poi sentire delle follie? E’ ora di finirla e prendere decisive distanze contro fantasiose affermazioni riguardo l’operato delle forze di Polizia“. La nota del SAP
«Con grande soddisfazione dopo le numerose segnalazioni del SAP di Treviso ai Mass Media e tramite i canali social sulla criticità del Commissariato di Conegliano, uno spiraglio si è aperto». Paolo Casagrande, Segretario provinciale del SAP di Treviso, ha così commentato le recenti assegnazioni nella provincia attraverso una nota.
Il Segretario regionale del SAP Friuli Venezia Giulia, Lorenzo Tamaro, analizza il fenomeno delle baby gang, che non rappresentano più episodi isolati legati alla periferia, ma manifestazioni sempre più frequenti anche nel cuore delle città. A Trieste, proprio la scorsa settimana, si sono verificati due episodi di violenza che hanno coinvolto ragazzi giovanissimi.
«Dal punto di vista delle forze dell’ordine il problema è la mancanza del rispetto delle leggi e del senso di rigore: gli atteggiamenti sovversivi di questi ragazzi possono essere letti come la volontà di superare le autorità competenti. In più, è come se l’opinione pubblica preferisse giustificare chi si muove nell’illegalità piuttosto che capire le azioni delle forze dell’ordine che lavorano per far rispettare le leggi. Ma il problema non troverà soluzione solo con l’inasprimento delle azioni di polizia, ma anche con l’azione delle scuole e delle famiglie nell’educare al rispetto del prossimo e delle leggi».
Nessun rinforzo per Frosinone nel piano di potenziamento della Polizia, Gianmarco Cori, Segretario provinciale del SAP di Frosinone, lancia l’allarme e manifesta forte preoccupazione:
«Tra pensionamenti e mancati nuovi arrivi, la nostra provincia è gravemente penalizzata. I numeri parlano chiaro: una sola unità per tutto il territorio è una mancanza di rispetto per i cittadini e per gli operatori che ogni giorno rischiano la vita per garantire sicurezza».
Forte delusione e contrarietà da parte del SAP per il nuovo piano di potenziamento del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, che non prevede l’assegnazione di nuovi agenti in via permanente alla provincia di Rimini.
A questo proposito, il Segretario provinciale del SAP di Rimini, Salvatore Giglia ha dichiarato: «Rimini è una provincia con una forte presenza turistica e una popolazione che aumenta esponenzialmente durante l’estate, ma la pressione operativa non si esaurisce in tre mesi all’anno. Le esigenze di sicurezza richiedono un potenziamento stabile degli organici, non misure stagionali, la situazione rischia di diventare insostenibile. In molte articolazioni si opera già oggi sotto il livello minimo, con turni sempre più difficili da coprire».
«Vogliamo sottolineare che questo successo è stato raggiunto senza alcuna strumentalizzazione e bisogno di visibilità, ma esclusivamente grazie alla collaborazione e alla determinazione di tutte le parti coinvolte», ha dichiarato il Segretario Provinciale SAP di Pesaro e Urbino, Paolo Canti, dopo la diffusione del piano di potenziamento del Dipartimento che ha portato ad un importante incremento di personale al Commissariato di Urbino.
Il Segretario Regionale del SAP Puglia, Francesco Pulli è intervenuto sul piano di potenziamento del Dipartimento di Pubblica Sicurezza: «Le questure pugliesi non riceveranno alcun poliziotto e senza potenziamenti non si va da nessuna parte. Non è più accettabile il sacrificio a cui sono chiamate le forze dell’ordine. Aumentare le forze in campo servirà anche a ridare dignità ai lavoratori. I presidenti delle Regioni e i sindaci si uniscano a noi per fare fronte comune per un unico fine: la sicurezza dei cittadini»
Ancora una volta Taranto resta esclusa dal piano nazionale di rafforzamento degli organici della Polizia di Stato. La decisione ha provocato la dura reazione della segreteria provinciale del SAP, che in una nota definisce “inaccettabile” l’assenza di nuove unità, nonostante il territorio ionico sia da tempo alle prese con una criminalità sempre più aggressiva.
«Legalità senza uomini e mezzi è solo una parola vuota. Le forze dell’ordine sono diventate bersagli e chi dovrebbe garantire il loro supporto si gira dall’altra parte”» ha dichiarato il Segretario Provinciale di Taranto, Fabrizio Santoro.
La Segreteria Provinciale del SAP di Teramo esprime seria preoccupazione per l’assenza di rinforzi previsti nel piano di potenziamento ministeriale di luglio 2025. Nessun nuovo agente del ruolo ordinario Agenti-Assistenti sarà assegnato alla provincia. «Abbiamo sempre pensato all’Amministrazione come a una grande macchina ma senza i suoi componenti fondamentali, ovvero il personale, non può funzionare. Chiediamo: fino a che punto si può tirare la corda della resilienza?» così il Segretario Provinciale del SAP di Teramo, GianlucaDi Marco
Il segretario regionale del SAP Friuli Venezia Giulia, Lorenzo Tamaro, interviene in merito alla recente assegnazione di personale alla Polizia di Frontiera di Trieste, ricordando l’arrivo di cinque agenti da Roma e di altri due destinati alla Scuola di Polizia.
“Si tratta certamente di numeri ancora insufficienti per far fronte alle reali necessità del territorio ma riconosciamo l’enorme sforzo che l’attuale Governo sta facendo rispetto al passato. Dieci anni di immobilismo, aggravati dalla legge Madia che ha fortemente ridotto gli organici, sono la vera causa della situazione odierna. A ciò si aggiungono le chiusure delle scuole di Polizia, conseguenza di quelle ‘razionalizzazioni’ che come SAP abbiamo sempre contestato.”