Agnese, figlia di un collega della Squadra Mobile di Brindisi, ha partecipato unitamente alla squadra di Atletica del Liceo Scientifico ad indirizzo Sportivo Fermi-Monticelli di Brindisi ai campionati Italiani di Atletica leggera che si sono svolti dal 22 al 26 maggio a Palermo.
La manifestazione, che è stata un mix di cultura e spettacolo ha visto la partecipazione di oltre 1000 atleti delle rappresentative regionali studenteschi provenienti da tutta Italia: le ragazze hanno difeso con grande impegno i colori della propria scuola, in particolare, Agnese RUGGIERO al suo primo anno da allieva in forza alla società folgore brindisi, allenata dal duo storico Bruno STASI e Pino PAGLIARA, già tecnici di Daniele CORSA astro nascente delle Fiamme Oro della Polizia di stato nella specialità 200 e 400 metri, esaltava il pubblico palermitano con alcuni salti degni di primato nel lungo, abbattendo per ben due volte il proprio personale e terminando la gara con la misura di metri 5,63 conquistando la medaglia d’argento, seconda solo alla veterana della specialità del Friuli Venezia Giulia, già al secondo anno allievi.
L’evento è stato occasione di crescita e riflessione, con la partecipazione delle atlete alla cerimonia di commemorazione della strage di capaci nel corso della quale veniva lanciato un importante messaggio nel nome della cultura e della legalità, con il patrocinio della Polizia di stato.
Ad accendere la fiaccola dei giochi è stato proprio Antonio Emanuele SCHIFANI, figlio del collega di scorta del giudice falcone, ucciso nella strage unitamente alla moglie Francesca MORVILLO ed agli agenti di scorta.
Gli atleti hanno potuto visitare l’aula bunker all’interno del carcere dell’Ucciardone, dove si sono svolti i maxi processi a “cosa nostra” per ripercorrere i momenti salienti che hanno caratterizzato la vita di Giovanni FALCONE e Paolo BORSELLINO e di partecipare alla marcia della legalità, che si concludeva con un minuto di silenzio alle ore 17:58, in concomitanza con l’orario dell’esplosione che aveva causato la strage.
L’atletica e lo sport non sono stati pertanto, solo un momento di confronto tra gli atleti, ma hanno lanciato soprattutto un invito alla legalità e rivolto a tutti i giovani intervenuti.
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