OSSERVATORIO SUICIDI. CONOSCENZA DEL FENOMENO E POSSIBILI CONCAUSE

OSSERVATORIO SUICIDI. CONOSCENZA DEL FENOMENO E POSSIBILI CONCAUSE

Indicando tra i compiti e le finalità del nuovissimo “Osservatorio permanente interforze sul fenomeno suicidario tra gli appartenenti alla forze di Polizia” “una particolare attenzione allo sviluppo di iniziative...

Indicando tra i compiti e le finalità del nuovissimo “Osservatorio permanente interforze sul fenomeno suicidario tra gli appartenenti alla forze di Polizia” “una particolare attenzione allo sviluppo di iniziative rivolte al benessere del personale e alla migliore gestione delle eventuali difficoltà che possono sorgere in attività di servizio”, il Prefetto Franco Gabrielli, Capo del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, ha aperto un vero e proprio varco per affrontare e avviare a soluzione, in termini concreti,  questi tragici eventi.  Attraverso un sistematico ed analitico monitoraggio del “fenomeno suicidio” cui saranno chiamati i componenti dell’Osservatorio, “promuovendo anche lo studio di specifici percorsi di sensibilizzazione del personale e degli stessi responsabili dei reparti, delle strutture e dei servizi delle Forze di Polizia” si arriverà sicuramente a scardinare il sistema raggiungendo tangibili risultati.  In Medicina del Lavoro l’analisi del clima organizzativo  seguendo il metodo della ricerca-intervento sarà in grado di “accrescere la conoscenza del fenomeno e delle possibili concause”. La questione del “benessere del personale”, da tenere presente in tutti gli ambiti lavorativi , richiama alla mente la Direttiva sul Benessere Organizzativo nella Pubblica Amministrazione, promulgata il 23 marzo 2004  dall’allora Ministro della Funzione Pubblica Luigi Mazzella.  Al paragrafo 4  del documento del Ministero della Funzione Pubblica  erano indicate le variabili da seguire per accrescere proprio il benessere organizzativo:

  • Caratteristiche dell’ambiente nel quale il lavoro si svolge. L’amministrazione allestisce un ambiente di lavoro salubre, confortevole e accogliente.
  • Chiarezza degli obiettivi organizzativi e coerenza tra enunciati e pratiche organizzative. L’amministrazione definisce obiettivi espliciti e chiari ed assicura coerenza tra enunciati e prassi operative.
  • Riconoscimento e valorizzazione delle competenze. L’amministrazione riconosce e valorizza le competenze e gli apporti dei dipendenti e stimola nuove potenzialità, assicurando adeguata varietà dei compiti ed autonomia nella definizione dei ruoli organizzativi nonché pianificando adeguati interventi di formazione.
  • Comunicazione intraorganizzativa circolare. L’amministrazione ascolta le istanze dei dipendenti e stimola il senso di utilità sociale del loro lavoro. e. Circolazione delle informazioni. L’amministrazione mette a disposizione dei dipendenti le informazioni pertinenti il loro lavoro.
  • Prevenzione degli infortuni e dei rischi professionali. L’amministrazione adotta tutte le azioni per prevenire gli infortuni e i rischi professionali.
  • Clima relazionale franco e collaborativo. L’amministrazione stimola un ambiente relazionale franco, comunicativo e collaborativo.
  • Scorrevolezza operativa e supporto verso gli obiettivi. L’amministrazione assicura la scorrevolezza operativa e la rapidità di decisione e supporta l’azione verso gli obiettivi.
  • Giustizia organizzativa. L’amministrazione assicura, nel rispetto dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, equità di trattamento a livello retributivo, di assegnazione di responsabilità, di promozione del personale e di attribuzione dei carichi di lavoro.
  • L’Apertura all’innovazione. L’amministrazione è aperta all’ambiente esterno e all’innovazione tecnologica e culturale.
  • Stress. L’amministrazione tiene sotto controllo i livelli percepiti di fatica fisica e mentale nonché di stress.
  • Conflittualità.

Domenico Della Porta

Docente di Medicina del Lavoro

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