(ANSA) – ROMA, 22 LUG – – “La vicenda kazaka, ben lungi dall’essere conclusa, piu’ che un intrigo internazionale si e’ dimostrata un ‘pasticciaccio brutto’ made in Italy dove a rimetterci, ancora una volta, sono stati i poliziotti”. E’ quanto afferma Nicola Tanzi, segretario generale del sindacato di polizia Sap.
“Sulla vicenda del ricercato internazionale Ablyazov e dell’espulsione dall’Italia della propria moglie – dice Tanzi – e’ stato creato un ‘caso politico’ che ha messo in discussione la stabilita’ del Governo Letta e ha fatto calare una mannaia che ha colpito dirigenti di prim’ordine, funzionari di straordinaria qualita’ e poliziotti che hanno avuto la sola ‘colpa’ di aver fatto il proprio dovere. La politica – conclude il sindacalista -, in questa come in altre vicende, si e’ provvisoriamente assolta. Una cosa e’ sicura: noi continueremo a difendere senza se e senza ma la Polizia di Stato, la sua storia, il suo onore e soprattutto i suoi appartenenti. Saranno i fatti e il tempo a darci ragione”.
ABLYAZOV: SAP, ANCORA LONTANA CONCLUSIONE VICENDA
Agenparl – Roma, 22 luglio 2013 – “La vicenda kazaka, ben lungi dall’essere conclusa, piu’ che un intrigo internazionale si e’ dimostrata un ‘pasticciaccio brutto’ made in Italy dove a rimetterci, ancora una volta, sono stati i poliziotti”. E’ quanto afferma Nicola Tanzi, segretario generale del sindacato di polizia Sap.
“Sulla vicenda del ricercato internazionale Ablyazov e dell’espulsione dall’Italia della propria moglie – dice Tanzi – e’ stato creato un ‘caso politico’ che ha messo in discussione la stabilita’ del Governo Letta e ha fatto calare una mannaia che ha colpito dirigenti di prim’ordine, funzionari di straordinaria qualita’ e poliziotti che hanno avuto la sola ‘colpa’ di aver fatto il proprio dovere”.
“La politica – conclude il sindacalista -, in questa come in altre vicende, si e’ provvisoriamente assolta. Una cosa e’ sicura: noi continueremo a difendere senza se e senza ma la Polizia di Stato, la sua storia, il suo onore e soprattutto i suoi appartenenti. Saranno i fatti e il tempo a darci ragione”.
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