9 Ottobre 2010
LEGALITA': 500 STUDENTI COINVOLTI IN PERCORSO LEGALITA'
(ANSA) – AOSTA – Sono circa 500 gli studenti valdostani delle classi terze e quarte degli istituti secondari superiori che hanno aderito all'edizione 2010-2011 del Percorso della legalita'. Organizzata dall'assessorato regionale all'istruzione, in collaborazione con il Sindacato autonomo di polizia (Sap), il Consiglio regionale e il Comune di Aosta, con il sostegno della Questura, l'iniziativa e' stata presentata questa mattina (8 ottobre ndr).
'Si tratta di un progetto – ha spiegato l'assessore Laurent Vierin – che riveste una grande importanza per le scuole, ed e' molto sentito anche tra i cittadini, tanto che dalla scorsa edizione abbiamo organizzato anche degli incontri con la popolazione. Dal 2007 il percorso e' cresciuto ed e' articolato in cinque tappe. Il nostro obiettivo e' di far crescere il senso di legalita' tra i giovani'.
Come ha sottolineato il presidente della Regione, Augusto Rollandin 'si tratta di un'iniziativa in cui l'amministrazione crede, aderendo concretamente anche con interventi pragmatici, come finanziare i lavori di ristrutturazione della Cascina Caccia'.
Massimo Denarier, segretario regionale del Sap ha spiegato come il Percorso della legalita' si sviluppi in tre fasi: 'l'invio di messaggi agli studenti attraverso incontri con personaggi di spicco della lotta alla criminalita' la rielaborazione dei concetti attraverso la produzione di immagini e video; la partecipazione a iniziative organizzate fuori Valle per estendere e accrescere il concetto di legalita''.
Il percorso partira' sabato 23 ottobre, quando al PalaMiozzi di Aosta si terra' una partita amichevole di basket in carrozzina tra i componenti della Polisportiva Ospedale Giuseppe Verdi di Piacenza, militante in serie B. Tra le novita' di questa edizione l'apertura della casa circondariale di Brissogne agli studenti che incontreranno alcuni detenuti.
'Quando si parla di legalita' – ha commentato il direttore del carcere di Brissogne, Domenico Minervini – noi non possiamo stare a guardare. Aprire ai ragazzi, significa aprire le porte alla societa' civile e consentire ai giovani di toccare con mano una realta' difficile come quella carceraria'. (ANSA) YU0-XGR 08-OTT-10 14:21
(ANSA) – AOSTA – Sono circa 500 gli studenti valdostani delle classi terze e quarte degli istituti secondari superiori che hanno aderito all'edizione 2010-2011 del Percorso della legalita'. Organizzata dall'assessorato regionale all'istruzione, in collaborazione con il Sindacato autonomo di polizia (Sap), il Consiglio regionale e il Comune di Aosta, con il sostegno della Questura, l'iniziativa e' stata presentata questa mattina (8 ottobre ndr).
'Si tratta di un progetto – ha spiegato l'assessore Laurent Vierin – che riveste una grande importanza per le scuole, ed e' molto sentito anche tra i cittadini, tanto che dalla scorsa edizione abbiamo organizzato anche degli incontri con la popolazione. Dal 2007 il percorso e' cresciuto ed e' articolato in cinque tappe. Il nostro obiettivo e' di far crescere il senso di legalita' tra i giovani'.
Come ha sottolineato il presidente della Regione, Augusto Rollandin 'si tratta di un'iniziativa in cui l'amministrazione crede, aderendo concretamente anche con interventi pragmatici, come finanziare i lavori di ristrutturazione della Cascina Caccia'.
Massimo Denarier, segretario regionale del Sap ha spiegato come il Percorso della legalita' si sviluppi in tre fasi: 'l'invio di messaggi agli studenti attraverso incontri con personaggi di spicco della lotta alla criminalita' la rielaborazione dei concetti attraverso la produzione di immagini e video; la partecipazione a iniziative organizzate fuori Valle per estendere e accrescere il concetto di legalita''.
Il percorso partira' sabato 23 ottobre, quando al PalaMiozzi di Aosta si terra' una partita amichevole di basket in carrozzina tra i componenti della Polisportiva Ospedale Giuseppe Verdi di Piacenza, militante in serie B. Tra le novita' di questa edizione l'apertura della casa circondariale di Brissogne agli studenti che incontreranno alcuni detenuti.
'Quando si parla di legalita' – ha commentato il direttore del carcere di Brissogne, Domenico Minervini – noi non possiamo stare a guardare. Aprire ai ragazzi, significa aprire le porte alla societa' civile e consentire ai giovani di toccare con mano una realta' difficile come quella carceraria'. (ANSA) YU0-XGR 08-OTT-10 14:21
LE FOTO DELLA PRESENTAZIONE AD AOSTA
L'articolo di Aosta Sera
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Il pezzo di Aosta Oggi
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Lancio Adnkronos
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