(ANSA) – ROMA, 2 SET – 'Per noi Renato Vallanzasca resta in primo luogo l'autore di barbari omicidi, a partire da quelli di due giovani poliziotti: Luigi D'Andrea, di 31 anni, e Renato Barborini, di 27, massacrati a Dalmine nel 1977. Assassini e terroristi, dopo aver scontato la loro pena detentiva, dovrebbero avere la dignita' di sparire almeno dalla scena pubblica, di non farsi pubblicita' scrivendo libri, realizzando film o addirittura tenendo lezioni universitarie'.
Lo afferma Nicola Tanzi, segretario generale del sindacato di polizia Sap.
Secondo Tanzi, 'bene ha fatto l'Associazione Vittime del Dovere a rifiutare parte dei proventi dell'ultimo volume dedicato alle 'imprese' di questo signore'.
'Il festival di Venezia e il film di Michele Placido – sottolinea il segretario del Sap – saranno soltanto un'utile vetrina per Vallanzasca il quale, dopo aver seminato per anni terrore tra la gente uccidendo e rapinando, oggi si appresta a vivere una serena pensione grazie ai proventi di libri e film che raccontano le sue azioni criminali. Molti registi, attori o pseudo intellettuali che hanno speso e spendono parole in difesa del 'bel Rene' dovrebbero, almeno per una volta, mettersi o immaginarsi dalla parte delle vittime'. (ANSA) SV 02-SET-10 17:46
VENEZIA: VALLANZASCA; ASS. VITTIME DOVERE NO A PROVENTI LIBRO
NESSUN ACCORDO INTERCORSO TRA NOI, GLI AUTORI E L'EDITORE
(ANSA) – MILANO, 2 SET – L'Associazione Vittime del Dovere ha deciso di rifiutare parte dei proventi del libro scritto da Leonardo Coen e Renato Vallanzasca dal titolo 'L'ultima fuga. Vita di Renato Vallanzasca', edito da Baldini Castoldi Dalai, uscito in libreria nei giorni scorsi e che sara' presentato a Venezia in contemporanea alla prima del film di Michele Placido fuori concorso.
'Nessun accordo – ha spiegato l'associazione – e' mai intercorso tra la nostra Associazione e gli autori o l'editore dell'opera. Mai accetteremmo di ricevere del denaro da parte di colui che ha sparso il sangue dei nostri cari e seminato tanto dolore'.
'Siamo profondamente indignati – ha aggiunto – da tale iniziativa, adottata a nostra totale insaputa e rinvieremo al mittente qualunque somma dovesse pervenirci. L'Associazione valutera' le opportune azioni legali da intraprendere a tutela della dignita' delle Vittime del Dovere'.
(ANSA) BAB 02-SET-10 14:31
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