Che circoli, soprattutto in rete, la teoria che quello che si sta somministrando contro il Covid-19 sia un siero ancora sperimentale, è cosa purtroppo arcinota. La tesi proposta viene spesso accompagnata dall’idea che proprio i poliziotti siano le cavie principali di questa pseudo sperimentazione. Per corroborare questa concezione, alquanto bislacca, alcuni fondano il proprio ragionamento su una risposta che il Dipartimento fornì al SAP il 20 aprile 2020. Per tale motivo, stante la delicatezza e l’importanza dell’argomento, è utile e doveroso fornire alcuni chiarimenti fondamentali, partendo proprio dai fatti. A poche settimane dall’inizio della pandemia, alcuni giornali e agenzie a tiratura nazionale riportarono la notizia che si sarebbe proceduto a breve con la sperimentazione “in modalità di uso compassionevole”, ossia prima della conclusione della fase sperimentale e in assenza di alternative farmacologiche, di un vaccino di produzione della Advent-IRBM di Pomezia insieme con lo Jenner Institute di Oxford University. Per tale motivo, proprio perché la notizia che non proveniva da Organi istituzionali poteva ingenerare confusione e giusta preoccupazione tra le forze dell’ordine, chiedemmo al Dipartimento il 15 aprile 2020, con nota di seguito allegata, di esprimersi in tal senso e fare chiarezza. La risposta che vedete pubblicata, escludeva in modo più assoluto tale eventualità, richiamando in primis il fatto della contrarietà di tale pratica ai principi sanciti dalla nostra Costituzione. Proprio a maggior conferma dell’infondatezza della questione riportata sui media, il vaccino che era stato annunciato per settembre 2020, non risulta essere ad oggi tra quelli approvati e/o in produzione. Malgrado sembrerebbe tutto chiaro e lineare, con rammarico dobbiamo constatare che tale risposta fornita dal Dipartimento viene utilizzata e manipolata a sostegno di teorie dannose e fuorvianti. Il SAP ha fin da subito rispettato le idee e le legittime preoccupazioni di tutti i colleghi e non si è mai chiusa al dialogo. Ogni presa di posizione, ogni ragionamento e discussione sulla questione, che ben comprendiamo essere delicata, si deve basare però su elementi che possano avere un minimo di fondamento scientifico e di evidenza empirica. Al contrario, come in questo caso, non possiamo che catalogare questa e tante altre notizie che ci giungono, come fake news.
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