BOCCIATO RICORSO PROCURA, VIOLENZE NON FURONO CONTRO RESIDENTI MA CONCENTRATE SU FORZE DELL'ORDINE
(Adnkronos) – Gli ultras che la sera dell'undici novembre scorso, in seguito alla morte del tifoso laziale Gabriele Sandri, organizzarono una 'guerriglia urbana' contro alcune caserme di Polizia, nella capitale, non devono essere considerati alla stregua di terroristi. Parola di Cassazione che, bocciando il ricorso della Procura di Roma che chiedeva l'applicazione dell'aggravante della finalita' di terrorismo per gli atti di guerriglia nei confronti di Claudio Gugliotti e di Saverio Candamano, gli ultras che vennero arrestati insieme ad un folto gruppo di facinorosi, ha definito “logicamente coerente” e “immune da censure” la decisione del Tribunale della Liberta' di Roma, che aveva rilevato “l'insussistenza di coartazione verso le autorita' costituite, la carenza di un pericolo per l'incolumita' dei residenti”, da momento che “le violenze alle persone furono tutte concentrate verso le Forze dell'ordine”.
In seguito alla morte di Gabriele Sandri, i due tifosi laziali, ricostruisce la sentenza 25949 della Prima sezione penale, avevano preso parte all'assalto al reparto volanti di alcune caserme di polizia della capitale. Da qui l'arresto dei due ultras chiamati a rispondere per devastazione, saccheggio, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. Prima della decisione della Cassazione, i due sono stati condannati dal gip del Tribunale di Roma (4 anni a Gugliotti e 5 a Candamano) che aveva gia' escluso l'aggravante del terrorismo.
Aggravante di cui e' stata chiesta l'applicazione in Cassazione dalla Procura di Roma.
Senza successo perche' i supremi giudici hanno respinto il ricorso e hanno sottolineato che “la 'guerriglia urbana' potrebbe non essere di per se' sintomatica di una finalita' di terrorismo in quanto, anche se di notevole intensita', non produce certo l'intimidazione generalizzata di tutta la popolazione (ma solo di quella di un quartiere), ne' mira a destabilizzare o distruggere le strutture fondamentali politiche, costituzionali. Anche l'ipotizzata coartazione alle Autorita' – ha proseguito piazza Cavour – ravvisata dal pm nel rinvio della partita di calcio, non supera il vaglio critico posto che essa fu disposta prima dei tafferugli e non a causa di essi”. Cio' detto, restano in piedi le altre accuse per gli indagati che sono stati condannati, con rito abbreviato, dal gip lo scorso 27 maggio.
(Dav/Gs/Adnkronos) 28-GIU-08 13:46
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