(ANSA) – ROMA, 2 FEB – ‘E’ trascorso un anno da quel 2 febbraio 2007, quando a Catania moriva l’Ispettore della Polizia di Stato Filippo Raciti. Una morte assurda, tragica ed eroica al tempo stesso di un valente collega che ha pagato con la vita il suo impegno quotidiano al servizio della collettivita’. Ma Poco o nulla e’ cambiato nel calcio italiano, al di là di qualche generica dichiarazione di intenti’. A dichiararlo e’ il Sindacato Autonomo di Polizia (Sap).
‘Ogni sabato e domenica migliaia di Agenti sono impegnati negli stadi italiani per tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica di centinaia di partite di calcio per poco piú di 1.000 euro al mese. I poliziotti – aggiunge il Sap – continuano a rischiare la vita come prima, soprattutto perchè in molti casi mancano mezzi e strutture, senza citare le carenze legislative che non permettono una azione efficace contro le frange violente del tifo. Carenze che, nell’attuale crisi politica, sono destinate a rimanere tali’.(ANSA). AU 02-FEB-08 12:45
CALCIO: SAP, A UN ANNO DA MORTE RACITI POLIZIOTTI CONTINUANO A RISCHIARE LA VITA =
‘MIGLIAIA DI AGENTI IMPEGNATI NEGLI STADI PER POCO PIU’ DI MILLE EURO AL MESE’
Roma, 2 feb. (Adnkronos) – E’ trascorso un anno da quel 2 febbraio 2007, quando a Catania, sul piazzale dello stadio ‘Massimino’ al Cibali, moriva l’ispettore della Polizia Filippo Raciti, ma “i poliziotti continuano a rischiare la vita come prima, soprattutto perche’ in molti casi mancano mezzi e strutture, senza citare le carenze legislative che non permettono un’azione efficace contro le frange violente del tifo. Carenze che, nell’attuale crisi politica, sono destinate a rimanere tali”. E’ quanto sottolinea il Sap, sindacato autonomo di polizia.
Si tratto’ allora di “una morte assurda, tragica ed eroica al tempo stesso, di un valente collega che ha pagato con la vita il suo impegno quotidiano al servizio della collettivita’. L’assurdita’ e’ legata al fatto che non si puo’ morire per una partita di calcio. E’ passato un anno da quel drammatico evento che tanto ha fatto discutere, ma sembra che il fatto sia di appena ieri. Poco o nulla e’ cambiato nel calcio italiano, al di la’ di qualche generica dichiarazione di intenti -denuncia ancora il Sap- In compenso, ogni sabato e domenica, migliaia di agenti sono impegnati negli stadi italiani per tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica di centinaia di partite di calcio, per poco piu’ di 1.000 euro al mese”.
(Sin/Col/Adnkronos) 02-FEB-08 14:09
Apc-RACITI/ SAP: I POLIZIOTTI RISCHIANO ANCORA LA VITA NEGLI STADI
Il sindacato autonomo polizia denuncia: “Poco o nulla è cambiato”
Roma, 2 feb. (Apcom) – Allo stadio Angelo Massimino di Catania è stata scoperta oggi la statua che ricorda la tragica morte dell’ispettore di polizia Filippo Raciti, avvenuta un anno fa, la sera del 2 febbraio durante gli scontri scoppiati dopo la partita contro il Palermo. Ma da allora “poco o nulla è cambiato” e “i poliziotti continuano a rischiare la vita negli stadi”, è la denuncia, affidata ad una nota, della segreteria generale del Sap, il sindacato autonomo di polizia.
E` trascorso un anno, ha ricordato il sindacato, da quella “morte assurda, tragica ed eroica al tempo stesso di un valente collega che ha pagato con la vita il suo impegno quotidiano al servizio della collettività”. Un’assurdità perché “non si può morire per una partita di calcio”. Ma, sebbene quel drammatico evento abbia fatto discutere, “poco o nulla è cambiato nel calcio italiano, al di là di qualche generica dichiarazione di intenti”, è la denuncia del Sap.
Il sindacato autonomo di polizia ha sottolineato, infatti, che ogni sabato e domenica migliaia di agenti sono impegnati negli stadi per tutelare l`ordine e la sicurezza pubblica per centinaia di partite di calcio per poco più di mille euro al mese. E “i poliziotti continuano a rischiare la vita come prima, soprattutto perché in molti casi mancano mezzi e strutture, senza citare le carenze legislative che non permettono una azione efficace contro le frange violente del tifo. Carenze che, nell`attuale crisi politica, sono destinate a rimanere tali”, conclude la nota del Sap. Red/Gtu 021415 feb 08
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