28 Aprile 2009
L'incontro al Dipartimento per la riorganizzazione degli Uffici di Polizia di Frontiera presso i Valichi sul confine svizzero, svoltosi nella giornata del 27 aprile, non ha risolto le problematiche che il Sap aveva posto con forza nelle precedenti riunioni e la delegazione del nostro sindacato ha stigmatizzato i ritardi dell'Amministrazione su questa vicenda che sta penalizzando tantissimi colleghi. L'Amministrazione – rappresentata dal dott. Addonizio (dirigente del Servizio Polfrontiera e immigrazione), dal dott. Avola (direttore del Servizio Agenti Assistenti Sovrintendenti) e dal dott. Pazzanese (direttore Ufficio Relaz. Sindacali) – ha informato il Sap e i sindacati presenti che entro il 20 maggio saranno emanati i vari decreti relativi alla chiusura degli uffici interessati e alla rimodulazione delle funzioni per i Settori previsti, sulla base di quanto concordato (si veda tabella allegata) nei precedenti incontri sempre con le oo.ss. Entro il 20 maggio, ci ha fatto sapere l'Amministrazione, saranno notificati i trasferimenti, con decorrenze scaglionate (se di interesse del personale) e comunque non oltre settembre, per 103 unita' di personale: 70 saranno assegnati nella provincia di Varese, gli altri a Roma dove sara' costituito l'Uri – Ufficio Rapido Intervento – nell'ambito del Servizio Polizia di Frontiera e Immigrazione. Inoltre, il personale in servizio presso i Valichi che sono stati chiusi continuera' ad essere aggregato fino a dopo il G8: e' probabile, infatti, che nell'ambito del Vertice dei Capi di Stato in programma a luglio siano ripristinati una serie di attenti e scrupolosi controlli alle Frontiere. Questi gli impegni dell'Amministrazione alla quale il Sap ha chiesto di procedere senza ulteriore indugi.
La tabella
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