3 Luglio 2010
BUFERA TREDICESIME; PREMIER, NORMA NON CI SARA'
(ANSA) – ROMA, 3 LUG – 'Smentisco questa notizia nella maniera piu' assoluta. La norma sulle tredicesime non ci sara''. Il premier, Silvio Berlusconi, smentisce, dopo una giornata di fibrillazioni, che in manovra ci sara' una riduzione delle tredicesime per forze armate e sicurezza.
Le parole del premier arrivano dopo una vera e propria 'bufera' e relativo dietrofront sulla norma taglia-tredicesime per forze armate e sicurezza. Lunedi' – gia' assicura il sottosegretario all'Economia, Luigi Casero – il Governo chiedera' al relatore alla manovra, Antonio Azzollini, di cancellarla. E il relatore – assicura lui stesso – la cancellera'. Il tutto anche se – come spiegano sia Casero, sia Azzollini – si trattava solo di una norma di salvaguardia.
Cioe': o si congelano gli aumenti oppure l'altra possibilita' era proprio quella di intervenire sulle tredicesime. Ma il clamore e' cosi' forte da far propendere per la cancellazione confermata da Berlusconi.
Dal centrosinistra attaccano: il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, risponde al ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che aveva dato dei 'cialtroni' ai governatori del Sud: 'come definiamo – chiede polemicamente Bersani – quel ministro del Tesoro che ha preso i soldi per gli investimenti nel Mezzogiorno e li ha dati ai cialtronissimi che gestiscono i comuni di Catania e Palermo al solo fine di ripianare buchi di bilancio mentre tutti gli altri comuni d'Italia, a cominciare dai virtuosi, li ha messi nei guai?'. E sul fronte parlamentare ad attaccare e' Pietro Giaretta che sottolinea innanzitutto come la norma sulle tredicesime provenga dalla stessa maggioranza che ora si stupisce. Cesare Damiano chiede eplicitamente di 'fermare' Azzollini e il Governo.
Ma gli interventi piu' forti contro il 'taglia-tredicesime' arrivano proprio da governo e maggioranza. E parte un 'turbinio' di telefonate. Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa spiega di aver parlato con il responsabile del ministero dell'Economia e assicura: 'nessun taglio alle tredicesime'. A sua volta il presidente del Senato, Renato Schifani, parla al telefono con Azzollini per convincerlo a cambiare la norma. Anche dal Viminale si fa sapere che non ci sara' alcun taglio delle tredicesime. Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, – si spiega – si e' sentito telefonicamente con il collega La Russa e la linea di entrambi e' che la tredicesima degli uomini delle forze dell'ordine non si tocca. Anche Maurizio Gasparri dice: 'nessuno tocchera' le tredicesime' e si aggiunge Federico Bricolo, presidente della Lega Nord al Senato.
I sindacati di polizia (il Sap) annunciano in mattinata 'proteste eclatanti' e protestano anche i funzionari di polizia. Anche dal Cocer interforze (Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di finanza) si esprime un giudizio 'fortemente negativo' mentre l'Anm, scampato il rischio dei tagli agli stipendi dei giovani magistrati, si riserva di valutare l'intervento.
Il leader della Uil, Luigi Angeletti parla di 'impazzimento del Parlamento' Raffaele Bonanni di tagli 'inaccettabili' e Michele Gentile (Cgil) chiede ironicamente: 'si tratta di un altro refuso come i 40 anni per i contributi?'. E c'e' anche l'ipotesi, da piu' parti ventilata, che molti parlamentari del Pdl decidano di non votare un'eventuale fiducia se la norma non sara' cancellata. Insorgono anche prefetti e diplomatici. E sempre i prefetti, la polizia e anche i vigili del fuoco alla fine chiedono un intervento del capo dello Stato e del presidente del Consiglio e annunciano la mobilitazione. Maroni si dichiara 'deluso e amareggiato'.
Insomma alla fine Casero annuncia che lunedi' chiedera' ad Azzollini di togliere l'emendamento e Azzollini dice che lo fara'. Cancellato questo secondo 'refuso' (come il ministro del Welfare Maurizio Sacconi aveva definito la norma sui 40 anni di contributi per la pensione poi cancellata) i lavori della commissione Bilancio dovrebbero terminare lunedi' notte o al piu' tardi martedi' mattina per consegnare la manovra all'esame dell'aula martedi' pomeriggio. Sembra ormai scontato il ricorso alla fiducia. Non dovrebbe inoltre arrivare nessuna ulteriore modifica – dice Casero – anche se – dice Sergio Chiamparino 'il sistema degli enti locali e' ancora in attesa di una convocazione di Berlusconi per un eventuale 'riequilibrio della manovra'. (ANSA)
CN 03-LUG-10 19:47
(ANSA) – ROMA, 3 LUG – 'Smentisco questa notizia nella maniera piu' assoluta. La norma sulle tredicesime non ci sara''. Il premier, Silvio Berlusconi, smentisce, dopo una giornata di fibrillazioni, che in manovra ci sara' una riduzione delle tredicesime per forze armate e sicurezza.
Le parole del premier arrivano dopo una vera e propria 'bufera' e relativo dietrofront sulla norma taglia-tredicesime per forze armate e sicurezza. Lunedi' – gia' assicura il sottosegretario all'Economia, Luigi Casero – il Governo chiedera' al relatore alla manovra, Antonio Azzollini, di cancellarla. E il relatore – assicura lui stesso – la cancellera'. Il tutto anche se – come spiegano sia Casero, sia Azzollini – si trattava solo di una norma di salvaguardia.
Cioe': o si congelano gli aumenti oppure l'altra possibilita' era proprio quella di intervenire sulle tredicesime. Ma il clamore e' cosi' forte da far propendere per la cancellazione confermata da Berlusconi.
Dal centrosinistra attaccano: il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, risponde al ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che aveva dato dei 'cialtroni' ai governatori del Sud: 'come definiamo – chiede polemicamente Bersani – quel ministro del Tesoro che ha preso i soldi per gli investimenti nel Mezzogiorno e li ha dati ai cialtronissimi che gestiscono i comuni di Catania e Palermo al solo fine di ripianare buchi di bilancio mentre tutti gli altri comuni d'Italia, a cominciare dai virtuosi, li ha messi nei guai?'. E sul fronte parlamentare ad attaccare e' Pietro Giaretta che sottolinea innanzitutto come la norma sulle tredicesime provenga dalla stessa maggioranza che ora si stupisce. Cesare Damiano chiede eplicitamente di 'fermare' Azzollini e il Governo.
Ma gli interventi piu' forti contro il 'taglia-tredicesime' arrivano proprio da governo e maggioranza. E parte un 'turbinio' di telefonate. Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa spiega di aver parlato con il responsabile del ministero dell'Economia e assicura: 'nessun taglio alle tredicesime'. A sua volta il presidente del Senato, Renato Schifani, parla al telefono con Azzollini per convincerlo a cambiare la norma. Anche dal Viminale si fa sapere che non ci sara' alcun taglio delle tredicesime. Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, – si spiega – si e' sentito telefonicamente con il collega La Russa e la linea di entrambi e' che la tredicesima degli uomini delle forze dell'ordine non si tocca. Anche Maurizio Gasparri dice: 'nessuno tocchera' le tredicesime' e si aggiunge Federico Bricolo, presidente della Lega Nord al Senato.
I sindacati di polizia (il Sap) annunciano in mattinata 'proteste eclatanti' e protestano anche i funzionari di polizia. Anche dal Cocer interforze (Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di finanza) si esprime un giudizio 'fortemente negativo' mentre l'Anm, scampato il rischio dei tagli agli stipendi dei giovani magistrati, si riserva di valutare l'intervento.
Il leader della Uil, Luigi Angeletti parla di 'impazzimento del Parlamento' Raffaele Bonanni di tagli 'inaccettabili' e Michele Gentile (Cgil) chiede ironicamente: 'si tratta di un altro refuso come i 40 anni per i contributi?'. E c'e' anche l'ipotesi, da piu' parti ventilata, che molti parlamentari del Pdl decidano di non votare un'eventuale fiducia se la norma non sara' cancellata. Insorgono anche prefetti e diplomatici. E sempre i prefetti, la polizia e anche i vigili del fuoco alla fine chiedono un intervento del capo dello Stato e del presidente del Consiglio e annunciano la mobilitazione. Maroni si dichiara 'deluso e amareggiato'.
Insomma alla fine Casero annuncia che lunedi' chiedera' ad Azzollini di togliere l'emendamento e Azzollini dice che lo fara'. Cancellato questo secondo 'refuso' (come il ministro del Welfare Maurizio Sacconi aveva definito la norma sui 40 anni di contributi per la pensione poi cancellata) i lavori della commissione Bilancio dovrebbero terminare lunedi' notte o al piu' tardi martedi' mattina per consegnare la manovra all'esame dell'aula martedi' pomeriggio. Sembra ormai scontato il ricorso alla fiducia. Non dovrebbe inoltre arrivare nessuna ulteriore modifica – dice Casero – anche se – dice Sergio Chiamparino 'il sistema degli enti locali e' ancora in attesa di una convocazione di Berlusconi per un eventuale 'riequilibrio della manovra'. (ANSA)
CN 03-LUG-10 19:47
La protesta del SAP sulla carta stampata
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