Un agente accoltellato, una poliziotta colpita al volto, un altro massacrato a calci e pugni, ed un altro ancora colpito in viso con una bottiglia. Questo il bilancio di una serata torinese in cui, le forze dell’ordine hanno cercato di far rispettare l’ordinanza “antivetro” emanata dalla sindaca Chiara Appendino, dopo i disordini in piazza San Carlo a seguito di un falso allarme bomba.
In piazza Santa Giulia, luogo della movida, ieri è successo l’incredibile. Una vera e propria deriva Antipolizia, quella messa in atto dai militanti del centro sociale Askatasuna, che si sono scagliati contro la polizia, pestando in maniera violenta quattro poliziotti.
Questo perché, non si accetta la presenza di forze dell’ordine sul posto. Perché senza forze dell’ordine è più facile consumare o spacciare droga, è più facile ubriacarsi e commettere illeciti, è più facile creare disordini, così come ama fare il partito dell’Antipolizia.
Ma arriviamo al punto interessante: il centro sociale in questione, ovvero Askatasuna, è lo stesso che qualche giorno fa manifestava solidarietà nei confronti di Maya, la 19enne antagonista che in un video ha denunciato in maniera estremamente poco credibile, presunte violenze da parte di otto agenti del Reparto Mobile. Lo stesso centro sociale i cui militanti ieri sera hanno colpito al volto una poliziotta, ha esibito in quell’occasione, uno striscione con scritto che «La Polizia maltratta le donne. Non abbiamo bisogno di essere protette da voi».
Ci chiediamo adesso cosa ne pensi la stessa Maya e le femministe che prontamente hanno inscenato una situazione di inaudita violenza, per creare scalpore e inveire contro le Forze dell’Ordine che, al contrario, hanno solo svolto con criterio il loro lavoro.
Parliamo di un centinaio di militanti contro pochi poliziotti, tutti finiti in pronto soccorso, uno dei quali riverso sull’asfalto e colpito a calci e pugni. Quanto altro ancora bisogna sopportare? È legittima questa forma di violenza gratuita contro la Polizia? Ci chiediamo ancora, quanto sia normale e civile permettere il dilagare di questa imbecillità nelle nostre città. Ecco chi sono i militanti dei centri sociali, ecco le loro “ideologie”, ecco il loro voler manifestare… Che poi, qualcosa l’hanno manifestata. Quanto sono imbecilli.
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