TAVOLO PERMANENTE IN TEMA DI SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO: PRIME PROPOSTE DI MODIFICA DEL DECRETO ATTUATIVO

TAVOLO PERMANENTE IN TEMA DI SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO: PRIME PROPOSTE DI MODIFICA DEL DECRETO ATTUATIVO

Nel pomeriggio del 26 ottobre, sono ripresi i lavori del Tavolo Permanente di confronto in tema di Tutela della Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro, presieduto dal Direttore...

Nel pomeriggio del 26 ottobre, sono ripresi i lavori del Tavolo Permanente di confronto in tema di Tutela della Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro, presieduto dal Direttore della Direzione Centrale di Sanità dr. Fabrizio Ciprani. Come avevamo anticipato, si entra nel vivo dei lavori con la formale presentazione delle prime proposte di modifica del Decreto n.127 del 21 agosto 2019. Anche sulla scorta delle indicazioni fornite al tavolo, dalla parte sindacale, sono state individuate alcune questioni, con acclarate criticità, per le quali si dovranno sviluppare riflessioni e approfondimenti finalizzati a rendere il Decreto applicativo adeguato alle nostre esigenze. A titolo esemplificativo sono state avanzate proposte in ordine ai criteri di individuazione dei dirigenti e dei preposti, con particolare riferimento per questi ultimi, ai rischi connessi ed alla specificità di taluni servizi di polizia. Ulteriori proposte tenderanno ad ottimizzare le competenze dell’ufficio di vigilanza, come anche dei medici competenti attesa, per questi ultimi, la difficoltà attuale ad implementare il loro numero, insufficiente, con procedure concorsuali. Particolare attenzione alla proposta di sorveglianza sanitaria per la promozione della salute, con la prospettiva di emanazione, da parte della Direzione Centrale di Sanità, di linee guida con programmi di prevenzione e controllo. Importante anche la questione della formazione delle figure “prevenzionali” che in previsione attribuiscono il coordinamento a carico della Scuola Superiore di Polizia – per D.L. e Dirigenti – e dell’Ispettorato delle Scuole della Polizia di Stato – per Preposti, R.S.P.P., A.S.P.P.  e lavoratori – . Fondamentale inoltre, la proposta, nell’ambito della valutazione dei rischi, di non includere quale luogo di lavoro l’area presso la quale gli operatori espletano interventi di ordine e sicurezza pubblica. Questo equivale a dire che si dovranno contemperare le esigenze di svolgere i compiti di istituto con la necessità di salvaguardare la propria incolumità e di ridurre al minimo il rischio connesso allo scenario operativo, osservando specifici protocolli, manuali operativi e/o disposizioni interne, ad oggi ancora carenti o peggio inesistenti. Nelle proposte sul tema valutazione rischi, è stata formalizzata la stesura di apposite linee guida con protocolli di intervento per la gestione degli eventi traumatici, compresi quelli psichici, connessi all’attività di servizio. Il S.A.P. apprezzando la metodologia di lavoro del tavolo, si è riservata di approfondire bene le prime bozze di modifiche presentate per garantire un qualificato contributo al proseguo dei lavori.

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