Antonio Novellino, il ventottenne di Taranto che lo scorso 24 luglio aggredì con un pugno in pieno volto un poliziotto, presso il pronto soccorso dell’ospedale «Giannuzzi» di Manduria (in provincia di Taranto), fratturandogli uno zigomo, ha patteggiato la pena ieri mattina. Per lui 10 mesi di reclusione, pena sospesa. «È una vergogna – ha commentato Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) – chi aggredisce un poliziotto in quel modo non va in galera. Episodi del genere e i conseguenti risvolti giudiziari “premio” per gli aggressori, legittimano condotte del genere perché nutrono la consapevolezza di restare impuniti. Ricordiamo – ha proseguito Stefano Paoloni – che colpire un poliziotto a calci e pugni, non significa colpire soltanto l’uomo in quanto tale, ma l’Istituzione dello Stato che in quel momento rappresenta.
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