Ma soltanto una piccolissima aliquota di tali specialisti presta la propria opera professionale nei contesti operativi della Polizia di Stato, sebbene sia proprio in tali contesti che gli operatori di Polizia sono maggiormente esposti a fattori stressogeni e/o psichicamente logoranti.
Ad avviso del SAP, che gia' nelle scorse settimane aveva segnalato al Dipartimento la problematica e che da anni si batte per contrastare concretamente il triste fenomeno dei suicidi in Polizia, e' opportuno impiegare meglio i nostri validissimi psicologi.
Specialisti che non possono essere tenuti in stand by nelle strutture di selezione di personale, anche perche' le attivita' concorsuali e di selezione sono gia' da tempo episodiche e di modesta affluenza numerica di persone.
A parere del SAP, questi professionisti non devono essere mobilitati soltanto a seguito di gravi eventi che coinvolgono gli operatori, ma essere impegnati in attivita' di “ascolto” del disagio psicologico degli operatori di Polizia e nella prevenzione delle situazioni di disagio psicologico quotidiano a cui sono sottoposti. E, naturalmente, occorre incrementare anche il numero di operatori di Polizia con mansioni di “pari” che in questi anni hanno certamente portato un valido contributo alla causa. Si tratta di un argomento troppo importante e scottante per poter essere trascurato, perche' c'e' in ballo la vita delle persone.
E il SAP, statene certe, non calera' l'attenzione su questo fenomeno!
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