Stop alle fiction con agenti tossicodipendenti!

Stop alle fiction con agenti tossicodipendenti!

L’ufficio relazioni esterne del Dipartimento, lo stesso della precedente gestione, invece di ordire trame contro il Sap, (vedi servizio del 9 dicembre 2015 del Corriere della sera online) sarebbe...

L’ufficio relazioni esterne del Dipartimento, lo stesso della precedente gestione, invece di ordire trame contro il Sap, (vedi servizio del 9 dicembre 2015 del Corriere della sera online) sarebbe meglio si epurasse da devianze ideologiche o inerzie che determinano una pessima immagine della Polizia, come riportato nel lancio Ansa in allegato. Vi ricordate l’anno scorso, quando in una nota fiction che aveva trovato avallo e collaborazione dell’ufficio relazioni esterne del dipartimento, un dirigente di sesso femminile della Squadra mobile se la faceva con un agente suo sottoposto, tossicodipendente e omicida? Bene, fate mente locale, poi paragonate tutto ciò con il maquillage delle carabiniere Arcuri o Marcuzzi e il gioco è¨ fatto. La storia, con questa nuova fiction, si ripete.

Cannabis: Giovanardi, stop a fiction con agenti che fumano
(ANSA) – ROMA, 8 NOV – I senatori di Idea, Carlo Giovanardi e Gaetano Quagliariello, e di FI, Maurizio Gasparri, chiedono in un’interpellanza al governo “se corrisponde a verità  che la Polizia di Stato abbia letto i copioni, non abbia patrocinato, ma fornito i mezzi per la nuova serie TV che andrà  in onda su Rai 2, a partire da mercoledì dove si racconta la storia di un vice questore della Polizia, Rocco Schiavone interpretato da Marco Giallini, che arriva in ufficio e come “preghiera laica del mattino invece della lettura del giornale”, si fuma uno spinello”. Nella loro interpellanza, si legge in una nota, i tre senatori si domandano “se nella serie i cittadini saranno avvertiti che in un incidente mortale causato da chi ha fumato uno spinello, il responsabile, per la recente legge sull’ omicidio stradale viene punito con la detenzione da 8 a 18 anni e che secondo il DPR 737 del 1981 può essere sospeso fino a sei mesi con la privazione dello stipendio, e in caso di recidiva con la cancellazione dai ruoli della Pubblica sicurezza, chi fra le Forze dell’Ordine, fa uso non terapeutico di cannabis”. I senatori infine, prosegue la nota, chiedono “quali sarebbero le conseguenze se membri delle Forze dell’ordine intervenuti per sedare una rissa o effettuare un arresto, risultassero poi positivi all’uso della cannabis e chiedono un immediato intervento del ministro per bloccare la messa in onda sulla TV di Stato di questa incredibile fiction”. (ANSA).

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