L’onorevole Igor Iezzi (Lega) il 26 ottobre ha presentato un’importante interrogazione parlamentare indirizzata al Ministero dell’Interno sul tema delle spese sanitarie che devono pagare gli agenti di polizia per infortuni in servizio.
Si tratta di una delle battaglie che il SAP sta affrontando da anni per far sì che i colleghi non debbano anticipare di tasca propria le spese per le cure mediche.
Sulla questione, anche Iezzi ha ribadito la necessità di un intervento legislativo nazionale per assicurare l’esenzione del ticket agli operatori delle forze di polizia che accedono in pronto soccorso a seguito di infortunio durante il servizio o per ragioni di servizio.
In particolare, si legge nell’interrogazione parlamentare, nel primo semestre del 2023 «gli appartenenti alle forze di polizia che hanno riportato lesioni in servizio sono stati ben 2.735, un numero che desta notevole preoccupazione, considerate anche le modalità sempre più violente delle aggressioni ai danni degli stessi riportate dalle cronache negli ultimi mesi. Sebbene l’attuale Governo stia approntando già diverse misure a tutela dell’incolumità degli agenti in servizio, tuttavia allo stato attuale il quadro normativo statale della materia relativa alle modalità di compartecipazione al costo delle prestazioni sanitarie (cosiddetto ‘ticket’) e alle forme di tutela vigenti per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali del personale delle forze di polizia risulta alquanto variegato e complesso».
Nella sua interrogazione parlamentare, l’esponente della Lega ricorda poi che: «dal quadro normativo vigente si evince, comunque, che a livello di legislazione statale non esiste, al momento, per gli appartenenti alle forze di polizia un’esenzione dal pagamento del ticket per gli infortuni occorsi in servizio. Ciò comporta che l’operatore, che abbia subito un infortunio, è costretto ad anticipare di tasca propria le somme necessarie per le cure mediche, mentre per ottenere il rimborso delle spese sostenute e anticipate deve aspettare anche oltre cinque anni, ossia il tempo in media necessario per il riconoscimento della causa di servizio. Nonostante alcune regioni si siano dotate di una propria normativa per sopperire a questo vuoto normativo, sarebbe tuttavia auspicabile un intervento legislativo nazionale che assicuri l’esenzione del ticket agli operatori delle forze di polizia che accedono in pronto soccorso, a seguito di infortunio durante il servizio o per ragioni di servizio
«Un’efficace politica della sicurezza – ha aggiunto Iezzi – non può prescindere da una costante attenzione nei confronti degli operatori di polizia sia sotto il profilo dell’adeguatezza degli organici e delle risorse strumentali sia altresì sotto il profilo del loro benessere. Difatti, per avere più sicurezza sul territorio, occorre mettere il personale delle forze dell’ordine nelle migliori condizioni per operare e per essere più efficaci, evitando situazioni di disagio e di stress, e di danni, oltre che purtroppo fisici, anche economici».
L’interrogazione parlamentare chiede dunque «quali iniziative, anche di carattere normativo, intenda assumere in materia di infortuni sul lavoro e di malattie professionali del personale delle forze di polizia, con particolare riguardo al pagamento del ticket per gli infortuni occorsi a questi ultimi durante il servizio o per ragioni di servizio».
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