(ANSA) – ROMA, 25 MAR – “Alfano ha cercato di rassicurarci ma non ci ha presentato nulla di concreto e intanto il piano per tagliare circa 300 presidi di polizia va avanti ed e’ esecutivo, anche se lui ha detto che si tratta soltanto di un’ipotesi di lavoro”. Al termine tra il ministro dell’Interno ed i sindacati di polizia, Gianni Tonelli, presidente nazionale del Sap, non e’ affatto rassicurato e non esclude una mobilitazione da parte dei poliziotti. “Il ministro – ha spiegato Tonelli – ha voluto prendere tempo, far decantare il problema mentre c’e’ campagna elettorale, ha detto che terra’ conto delle nostre indicazioni, che nulla e’ ancora deciso, che e’ riuscito a far ottenere un turnover del 55% per il comparto, che potrebbero arrivare risorse dal Fondo unico giustizia, ma la sua e’ una posizione molto debole. La verita’ – ha aggiunto – e’ che vogliono drenare un po’ di soldi e questa spending review non servira’ nulla se non a sfoltire gli organici delle forze dell’ordine”. La vera strada, ha sottolineato il presidente del Sap, “sarebbe quella di unificare le forze di polizia (sono 5 quelle nazionali, piu’ polizia locale e vigili urbani), cosi’ci sarebbero efficienza e risparmi, ma e’ una strada che non si vuole percorrere”. (ANSA)
Sicurezza: Tonelli (Sap), no a riduzione presidi sul territorio
(AGI) – Roma, 25 mar. – “Con il ministro Alfano ci siamo detti contrari ad una riduzione dei presidi sul territori in questo modo. Va bene ridurre i Corpi di polizia, che in Italia sono sette, ma non si possono fare tagli orizzontali che qualunque massaia puo’ proporre”. Lo ha detto il presidente nazionale del Sindacato autonomo di polizia (Sap), Gianni Tonelli al termine della riunione dei rappresentanti delle forze di polizia ed il ministro dell’Interno, Angelino Alfano. “La maggiore parte del costo per lo Stato – ha detto il presidente del Sap – e’ rappresentato al 60% dalle spese per la logistica dell’apparato. Quindi riducendo i Corpi di polizia si ridurrebbero le spese e a questo punto ci sarebbero piu’ uomini sul territorio addirittura risparmiando. Ma non si possono accettare tagli orizzontali ai presidi sul territorio”. Tonelli si e’ detto pronto ad una mobilitazione se la prima fase dei tagli dovesse andare in porto, sottolineando che dopo le elezioni europee “potrebbero essere messi a rischio circa 200 commissariati cittadini”. (AGI)
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