Spending review e sicurezza, botta e risposta tra il ministro Alfano e il SAP (lanci agenzia ANSA)

Spending review e sicurezza, botta e risposta tra il ministro Alfano e il SAP (lanci agenzia ANSA)

Spending rewiew: Sap; tagli esistono, Alfano fa confusione (ANSA) – ROMA, 8 APR – “Alfano parla di ‘ingiustificato dibattito’ sulla riduzione delle risorse per il comparto sicurezza e nega...
Spending rewiew: Sap; tagli esistono, Alfano fa confusione
(ANSA) – ROMA, 8 APR – “Alfano parla di ‘ingiustificato dibattito’ sulla riduzione delle risorse per il comparto sicurezza e nega l’esistenza di un piano di tagli ma crediamo si stia facendo molta confusione”. Lo afferma il presidente del Sindacato autonomo di polizia (Sap) Gianni Tonelli chiedendo che “si smetta di giocare sulla pelle dei cittadini”. Il ministro, dice Tonelli, “annuncia 700 milioni in arrivo dal Fondo unico giustizia, ma e’ a conoscenza del fatto che, a fronte di un capitale complessivo di circa 3 miliardi e mezzo, il ministero dell’Economia ha versato nelle casse del Viminale e di via Arenula nel biennio 2012/13 appena 125 milioni? Alfano sa che da anni si parla delle risorse del Fug come panacea di tutti i mali, ma che il suo ex collega di partito, il gia’ sottosegretario all’Interno Mantovano, ha piu’ volte sottolineato la difficolta’ di utilizzo concreto di queste risorse, che sono in massima parte sequestrate, ma non ancora confiscate?”. Quanto ai tagli, prosegue il Sap, “il piano esiste ed e’ stato illustrato ai sindacati: 267 presidi chiusi entro giugno, 70 uffici della Polfer e della Postale cancellati, azzerate le squadre nautiche, soppressi i reparti di intervento della polizia stradale”. E sulle assunzioni, “il turnover al 55% era gia’ previsto e, anzi, il governo Monti ha rifiutato di ripristinare il 100%, cosa che ha comportato un sotto organico per la sola polizia di 15mila unita’”. Alfano, conclude Tonelli, e’ dunque “in grado di prendere oggi un impegno reale per stoppare definitivamente il piano tagli e avviare, invece, una coraggiosa riforma dell’apparato della sicurezza che riduca le forze di polizia, faccia risparmiare davvero risorse per lo Stato e i cittadini, renda tutto il sistema piu’ efficiente? Non si puo’ giocare sulla pelle dei cittadini facendo propaganda sulla sicurezza”. (ANSA)

Spending rewiew: Alfano; nessun taglio a sicurezza, +700 mln

(ANSA) – ROMA, 8 APR – Si e’aperto un “ingiustificato dibattito” sui tagli alla sicurezza, perche’ “non c’e’ alcun atto, documento, circolare, direttiva che dica che noi stiamo tagliando. Anzi, dopo anni bui, il 2014 fa segnare un piu’ 700 milioni per la sicurezza”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano in un’audizione al Senato sottolineando che si tratta di soldi provenienti dal Fondo unico giustizia attribuiti “per intero a poliziotti, carabinieri e finanzieri ai quali il governo non fara’ mai mancare il proprio sostegno”. Non ci sara’ dunque nessun taglio, ribadisce il ministro, e se sul territorio verranno chiusi dei presidi non sara’ per ridurre il numero di uomini ma per avere una migliore organizzazione. “Nessun uomo in meno sul territorio – dice – ma se in 10 chilometri ci sono due commissariati di polizia e una stazione dei carabinieri, noi possiamo risparmiare sull’affitto. Decideremo con il territorio come riorganizzare, per non lasciarlo sguarnito e non togliere alcun uomo dalla strada”. Quanto ai 700 milioni, Alfano sottolinea che si tratta di fondi previsti dalla legge di stabilita’ per il 2014 e, dunque, “la spesa ricomincia a salire” dopo anni di tagli. Da tenere in considerazione inoltre che “il turnover e’ al 55% e quindi per la prima volta il blocco e’ l’eccezione e il turnover e’ la regola. Si tratta di 2.600 assunzioni per Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, con un inversione completa tra regola e deroga”. “Noi non vogliamo togliere un euro al sistema sicurezza, siamo al lavoro con il ministro Pinotti per trovare altri soldi, altro che tagli”, ribadisce Alfano annunciando che si sta lavorando per inserire questi elementi nel Def. Con il titolare della Difesa, il Viminale e’ anche al lavoro per lo sblocco del contratto e per il riordino delle carriere, “due battaglie – conclude Alfano – per le quali le forze dell’ordine hanno legittima aspirazione”. (ANSA)


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