6 Agosto 2014
SPENDING REVIEW: TONELLI (SAP) A COTTARELLI, DOSSIER SCOPRE ACQUA CALDA
(AGENPARL) – Roma, 06 ago – “Il dossier Cottarelli, ci pare, rappresenta l’ennesima scoperta dell’acqua calda. Da sempre gli appalti per l’acquisto di mezzi e strutture da destinare alle forze dell’ordine sono gestiti singolarmente dalle varie amministrazioni. E’ evidente che possono determinarsi sprechi e duplicazioni. Per questo, da tempo, abbiamo proposto un piano di riduzione e progressiva unificazione delle forze di polizia, che parta proprio dalla creazione di centrali uniche di acquisto”.
E’ quanto afferma Gianni Tonelli, segretario generale del sindacato di polizia Sap, uno dei maggiori.
“Avere sette forze di polizia – dice Tonelli -, cinque dello Stato piu’ due polizie locali, senza contare la Guardia Costiera e i Vigili del fuoco, e’ un’ anomalia tutta italiana ed e’ per questo che dobbiamo cominciare a pensare a due, massimo tre forze. I risparmi che potrebbero essere ricavati andrebbero da uno a quattro miliardi annui, ben superiori ai 600 milioni ipotizzati dalla spending review targata Cottarelli che punta essenzialmente a chiudere 267 presidi di polizia e a dimezzare gli organici con minori assunzioni”.
“In Italia – afferma ancora il segretario generale del Sap – spendiamo 20 miliardi di euro all’anno per la sicurezza e circa il 60 per cento di queste risorse sono assorbite dalle spese per gli apparati. Qui dobbiamo intervenire. Possiamo farlo anche celermente. Purche’ si abbia l’umilta’ di ascoltare i suggerimenti di chi conosce davvero i problemi del settore, senza procedere alla cieca, andando avanti come un treno. Perche’ il rischio e’ quello di andare a sbattere, penalizzando gli appartenenti alle forze di polizia, che soffrono gia’ da anni del blocco stipendiale e del mancato rinnovo contrattuale, e soprattutto riducendo la sicurezza dei cittadini”. (AGENPARL)
Leggi l’agenzia sul sito AGENPARL
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(AGENPARL) – Roma, 06 ago – “Il dossier Cottarelli, ci pare, rappresenta l’ennesima scoperta dell’acqua calda. Da sempre gli appalti per l’acquisto di mezzi e strutture da destinare alle forze dell’ordine sono gestiti singolarmente dalle varie amministrazioni. E’ evidente che possono determinarsi sprechi e duplicazioni. Per questo, da tempo, abbiamo proposto un piano di riduzione e progressiva unificazione delle forze di polizia, che parta proprio dalla creazione di centrali uniche di acquisto”.
E’ quanto afferma Gianni Tonelli, segretario generale del sindacato di polizia Sap, uno dei maggiori.
“Avere sette forze di polizia – dice Tonelli -, cinque dello Stato piu’ due polizie locali, senza contare la Guardia Costiera e i Vigili del fuoco, e’ un’ anomalia tutta italiana ed e’ per questo che dobbiamo cominciare a pensare a due, massimo tre forze. I risparmi che potrebbero essere ricavati andrebbero da uno a quattro miliardi annui, ben superiori ai 600 milioni ipotizzati dalla spending review targata Cottarelli che punta essenzialmente a chiudere 267 presidi di polizia e a dimezzare gli organici con minori assunzioni”.
“In Italia – afferma ancora il segretario generale del Sap – spendiamo 20 miliardi di euro all’anno per la sicurezza e circa il 60 per cento di queste risorse sono assorbite dalle spese per gli apparati. Qui dobbiamo intervenire. Possiamo farlo anche celermente. Purche’ si abbia l’umilta’ di ascoltare i suggerimenti di chi conosce davvero i problemi del settore, senza procedere alla cieca, andando avanti come un treno. Perche’ il rischio e’ quello di andare a sbattere, penalizzando gli appartenenti alle forze di polizia, che soffrono gia’ da anni del blocco stipendiale e del mancato rinnovo contrattuale, e soprattutto riducendo la sicurezza dei cittadini”. (AGENPARL)
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