Si è svolto nella modalità della videoconferenza l’incontro relativo alla definizione della ricostruzione di carriera per i Sovrintendenti promossi per merito straordinario in considerazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 224 del 2020. Per l’Amministrazione ha presieduto il tavolo il Direttore centrale DAGEP Prefetto Giuseppe Scandone. In seguito alla sentenza della Consulta, il Dipartimento ha chiesto un parere al Consiglio di Stato che purtroppo non si è rilevato in linea con le aspettative. Infatti, il Consiglio di Stato ha specificato che la ricostruzione di carriera poteva avvenire solo nei riguardi delle posizioni non ancora definite. In seguito ad ulteriore parere richiesto all’Avvocatura di Stato, l’Amministrazione ha provveduto alla ricostruzione di carriera nei riguardi di coloro che sono stati promossi all’esito di procedura terminata successivamente alla data della sentenza della Corte Costituzionale. Il SAP ha rappresentato che tale decisione ha evidentemente provocato una importante sperequazione nei riguardi di tutti coloro che sono stati promossi precedentemente alla predetta sentenza. Inoltre, i colleghi che hanno deciso di ricorrere alla giustizia amministrativa, anche in tempi recentissimi, hanno ottenuto pronunce favorevoli, essendo stata accordata quantomeno la sospensiva del provvedimento in attesa di valutazione nel merito. Per questo motivo, abbiamo anche insistito che sia dato riscontro a tutte le richieste inoltrate dai colleghi in autotutela per la ricostruzione di carriera, in modo tale da garantire ai singoli la possibilità di valutare la presentazione di un ricorso giurisdizionale. Raccolta comunque la disponibilità dell’Amministrazione a individuare delle fattive soluzioni, nelle more che ci venga trasmesso l’ultimo parere della Avvocatura di Stato, si è ritenuto di dover rinviare la conclusione dell’incontro alle prossime settimane. A margine della riunione, come richiesto da questa O.S., si è potuto apprendere che anche l’Amministrazione ritiene che sia indispensabile rivedere le procedure concorsuali rendendole più snelle e semplificate.
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