Un ventenne somalo arrestato la scorsa settimana dalla polizia di Bologna per aggressione a sfondo sessuale è tornato libero in quanto non è stata riscontrata la pericolosità sociale del soggetto. «In questo modo diventa difficile garantire la sicurezza dei cittadini. Un soggetto che irregolarmente giunge nel nostro Paese e formula la richiesta di asilo non ha del pregresso, quindi, di fatto, la pericolosità sociale non è ricostruibile per nessuno di questi soggetti. Quante aggressioni deve compiere prima che venga stabilita la recidiva, l’abitualità, la professionalità del reato o la tendenza a delinquere?», ha affermato il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni. «Quante volte – ha aggiunto – dovrà ancora essere fermato prima che si attesti la pericolosità sociale? Noi cerchiamo di fare del nostro meglio ma servono gli strumenti adeguati».
Il Giudice di Milano – dove era stato accompagnato il giovane per essere rimpatriato – non ha convalidato il provvedimento emesso dal Questore di Bologna che prevedeva il rimpatrio del ventenne con passaggio al Cpr lombardo. La richiesta di espulsione non è stata accolta in quanto non riscontrata la pericolosità sociale del soggetto. Come riportato dai media locali, lo scorso 6 febbraio il ragazzo aveva avvicinato in modo aggressivo una 30enne che stava rientrando a casa, tentando di baciarla e molestandola. Poco dopo essere stato messo in fuga dalle grida della donna se l’è presa con una studentessa 20enne che era intervenuta per soccorrerla.
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