«Riteniamo che quanto stia accadendo al Segretario Generale del S.I.A.M.O Esercito, Daniele Lepore, sia molto grave, poiché lesivo di principi fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione, ossia della libertà di pensiero e delle libertà sindacali. Pare che nei suoi confronti, per avere espresso un libero giudizio nei riguardi del Ministro della Difesa, sia stato instaurato un procedimento disciplinare che, per il loro attuale regolamento, andrebbe a inibire la possibilità di svolgere liberamente le prerogative sindacali finanche di sedersi al tavolo del rinnovo del contratto di lavoro». Lo ha detto Stefano Paoloni, Segretario Generale del SAP.
«Il legale rappresentante dell’associazione nell’esercizio delle funzioni – ha aggiunto – ha il dovere di assumersi le responsabilità politiche ed eventualmente di carattere giudiziario nei riguardi del proprio agire, ma non può e non deve essere sottoposto nella sua qualità di rappresentante sindacale ad azioni di censura da parte del proprio comando, in quanto queste sarebbero limitative delle libertà sindacali, palesando un evidente comportamento antisindacale. Per questo motivo, esprimiamo solidarietà al S.I.A.M.O. Esercito e auspichiamo che anche attraverso la definizione delle procedure di rinnovo contrattuale in corso possano essere previste ampie tutele nei riguardi di chi svolge l’importante funzione di libera rappresentanza del personale».
Il Segretario Generale del SAP ha quindi voluto ricordare che «quest’anno per la prima volta le rappresentanze sindacali militari possono sedere al tavolo del rinnovo del contratto di lavoro. Il cammino per il passaggio dalla rappresentanza del COCER ad associazioni sindacali libere è sicuramente stato un percorso tortuoso e non ancora terminato. È importante che la rappresentanza sindacale sia piena, libera e non sottoposta a vincoli di carattere gerarchico, per consentire alle associazioni di categoria di svolgere al meglio la loro funzione di tutela degli interessi collettivi del personale».
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