Le giornate di sbarchi a Lampedusa si susseguono senza soluzione di continuità; i nuovi arrivati così si sommano a quelli giunti precedentemente. Non va meglio in altri territori di approdo. Il risultato di tutto ciò è che gli hotspot sono al collasso, con il numero massimo di capienze ampiamente superato. Sulla questione è intervenuto su IlGiornale.it il Segretario Generale del SAP Stefano Paoloni. Per far fronte a questa emergenza, ha dichiarato Paoloni, i colleghi sono costretti a dei turni estenuanti e a lavorare in condizioni igienico sanitarie non proprio ideali. Nessun distanziamento tra gli ospiti che si muovono spesso senza mascherine, pochi bagni a disposizione e con frequenti carenze nel servizio idrico. Riuscire a trattenere chi ha l’obbligo di quarantena, perché positivo al test anti-covid, appare purtroppo un miraggio e ormai non si contano più gli episodi di allontanamento volontario dei soggetti. Di fronte a questo stato delle cose, ha aggiunto Paoloni, ci si sarebbe aspettato un intervento deciso del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Gli appelli che il SAP rivolge da tempo però, sembrano cadere nel nulla. Serve una presa di posizione netta da parte del Viminale, per dare risposte ai colleghi posti in prima linea ad affrontare questa situazione divenuta ormai esplosiva. Di seguito il link all’articolo
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