9 Agosto 2013
SICUREZZA: SINDACATI, GOVERNO MIOPE, SCENDEREMO IN PIAZZA
(ANSA) – ROMA, 9 AGO – “Prendiamo atto amaramente dell’ estrema miopia anche di questo Governo che, al pari dei precedenti, considera la sicurezza dei cittadini e gli operatori del Comparto Sicurezza un costo da tagliare”. Lo affermano, in una nota congiunta, Siulp, Sap, Ugl e Consap della Polizia di Stato, Sappe e Ugl della Polizia penitenziaria, Sapaf e Ugl della Forestale, Conapo e Ugl dei Vigili del fuoco e Cocer della Guardia di finanza che, contro il blocco dei contratti e gli altri provvedimenti varati ieri dal Cdm, proclamano “lo stato di agitazione e preannunciano azioni di mobilitazione con possibilità di vere e proprie manifestazioni di piazza qualora il governo non corregga il tiro”. Secondo i sindacati, il Governo «continua a disconoscere nei fatti la specificita’ e la peculiarita’ ” di un comparto chiamato a “garantire la sicurezza, che e’ la condizione imprescindibile per la civile convivenza, per lo sviluppo economico e per il mantenimento della stessa democrazia”. I sindacati rappresentano dunque “la rabbia e l’amarezza di tutte le donne e gli uomini del comparto sicurezza che, ancora una volta, sono figli solo delle opposizioni ma orfani di tutti i governi, compreso quello attuale, anche se di larghe intese”. La proroga del blocco dei rinnovi contrattuali e gli altri provvedimenti, continuano sindacati e Cocer, porteranno a “paralizzare, di fatto, l’operativita’ della funzione di polizia in un momento cosi’ delicato per il Paese in cui i disordini di piazza sono e saranno sempre piu’ frequenti e la coesione sociale sempre piu’ minacciata”. E cio’ avviene mentre “il governo ancora una volta sperpera 70 milioni di euro per impiegare i militari in compiti di sicurezza civile. Un vero e proprio obbrobrio in un Paese democratico. A meno che il governo Letta non abbia deciso di militarizzare la sicurezza e l’ordine pubblico”. (ANSA)
Il comunicato congiunto
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(ANSA) – ROMA, 9 AGO – “Prendiamo atto amaramente dell’ estrema miopia anche di questo Governo che, al pari dei precedenti, considera la sicurezza dei cittadini e gli operatori del Comparto Sicurezza un costo da tagliare”. Lo affermano, in una nota congiunta, Siulp, Sap, Ugl e Consap della Polizia di Stato, Sappe e Ugl della Polizia penitenziaria, Sapaf e Ugl della Forestale, Conapo e Ugl dei Vigili del fuoco e Cocer della Guardia di finanza che, contro il blocco dei contratti e gli altri provvedimenti varati ieri dal Cdm, proclamano “lo stato di agitazione e preannunciano azioni di mobilitazione con possibilità di vere e proprie manifestazioni di piazza qualora il governo non corregga il tiro”. Secondo i sindacati, il Governo «continua a disconoscere nei fatti la specificita’ e la peculiarita’ ” di un comparto chiamato a “garantire la sicurezza, che e’ la condizione imprescindibile per la civile convivenza, per lo sviluppo economico e per il mantenimento della stessa democrazia”. I sindacati rappresentano dunque “la rabbia e l’amarezza di tutte le donne e gli uomini del comparto sicurezza che, ancora una volta, sono figli solo delle opposizioni ma orfani di tutti i governi, compreso quello attuale, anche se di larghe intese”. La proroga del blocco dei rinnovi contrattuali e gli altri provvedimenti, continuano sindacati e Cocer, porteranno a “paralizzare, di fatto, l’operativita’ della funzione di polizia in un momento cosi’ delicato per il Paese in cui i disordini di piazza sono e saranno sempre piu’ frequenti e la coesione sociale sempre piu’ minacciata”. E cio’ avviene mentre “il governo ancora una volta sperpera 70 milioni di euro per impiegare i militari in compiti di sicurezza civile. Un vero e proprio obbrobrio in un Paese democratico. A meno che il governo Letta non abbia deciso di militarizzare la sicurezza e l’ordine pubblico”. (ANSA)
Il comunicato congiunto
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