Il Dipartimento accoglie solo in minima parte le documentate ed argomentate proposte di revisione del “piano piste” avanzate dal SAP aggiungendo allo striminzito team di “Cortina d’Ampezzo – S.Vito di Cadore” due ulteriori unità. Continua però ad ignorare l’assurda condizione dell’Etna dove, in spregio al principio che l’Amministrazione stessa afferma, ossia la composizione minima di 3 operatori per ogni comprensorio, vengono confermate 5 unità che devono dividersi due distinti versanti, non comunicanti, separati da oltre 40 km di strada e quindi senza concreta capacità di garantire regolarità al servizio e sicurezza ai colleghi. In sostanza, pur se con qualche lieve sfumatura positiva, si conferma la scelta di una linea di risparmio su questo settore, falcidiato nelle scorse annate e ora mantenuto a regime minimo. Attendiamo risposte per le importanti questioni dei criteri per la rotazione nelle assegnazioni e le sostituzioni a stagione in corso.
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