Nella giornata del 27 maggio u.s., si è svolta la riunione sulla realizzazione del Centro per gli immigrati in territorio albanese in cui il Direttore della Segreteria del Dipartimento Pref. Sergio Bracco ha spiegato che il progetto ha subìto una rapida accelerazione perché la struttura che fungerà da Hot Spot (identificazione e smistamento), situata nell’area portuale di Shenjin, verrà consegnata già il 3 giugno p.v..
Per provvedere alla vigilanza h24 partiranno subito 20 operatori, individuati fra il personale dei Reparti Mobili.
L’area in questione, come pure il CPR in costruzione a Gjader, godranno della c.d. extraterritorialità e perciò sotto la giurisdizione dello Stato Italiano a tutti gli effetti, mentre all’esterno dei loro perimetri opererà la vigilanza armata dei corpi albanesi.
Tutto ciò che attiene alla capacità operativa, ai poteri ed ai vincoli giuridici correlati alle varie fasi del servizio, sarà stabilito negli accordi bilaterali in via di perfezionamento.
L’indennità individuata per il ristoro del personale inviato, che si alternerà in turni della durata di 1 mese, è quella più favorevole e si aggira sui 100 €/die onnicomprensivi, con vitto e alloggio presso una struttura alberghiera a carico dell’Amministrazione.
Dalla fine di luglio dovrebbe essere disponibile anche il sito di Gjader e l’intero dispositivo entrerà quindi in funzione: si tratta di un contingente di circa 300 unità di cui 176 della Polizia di Stato (70 dei Rep Mobili e gli altri dei settori Immigrazione, Scientifica e P.G).
Ovviamente il SAP ha sottolineato i due aspetti più importanti e cioè l’impatto che andrà calcolato nelle richieste dell’Ufficio O.P. per le aliquote giornaliere ai Reparti Mobili e il generale rispetto delle regole nell’impiego del personale nei turni.
Come da nostra richiesta, la delegazione dipartimentale ha garantito più dettagliate informazioni sull’avanzamento del progetto e degli accordi con le autorità albanesi, nonché un ulteriore incontro di approfondimento.
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