Per il SAP hanno partecipato il Segretario Generale Aggiunto Francesco Quattrocchi e i Segretari Nazionali Michele Dressadore e Francesco Pulli.
Sulla base dei criteri di valutazione stabiliti nelle riunioni propedeutiche svolte l’anno scorso – condizioni di clima, distanza da strutture sanitarie e scuole dell’obbligo, servizi di trasporti urbani ed extraurbani, mancanza di alloggi collettivi e mensa – e sulle relative schede di rilevazione redatte dai vari Questori, il tavolo ha operato un confronto analitico dei dati al fine di comporre un primo gruppo di uffici che assommano il maggior numero di disagi ed a un secondo con un più contenuto livello di difficoltà: alle 70 sedi servizio collocate nella prima fascia, saranno ricollegati tutti i benefici previsti, sia per la mensa che per la mobilità del personale, alle altre 139 sedi valutate sarà riconosciuto il solo diritto alla mensa obbligatoria.
I vantaggi inerenti la mobilità, com’è noto, attualmente consistono nella mera possibilità, spesso inutile, di produrre istanza di trasferimento già dopo due anni di permanenza nella sede disagiata, mentre nulla è previsto in termini di priorità o agevolazioni nelle liste. Nel nuovo sistema di mobilità che il Ministero intende introdurre in futuro sono invece previste delle graduatorie con uno specifico punteggio anche per il servizio prestato nelle sedi disagiate.
La lista di sedi che fino all’anno in corso rientrano nello specifico Decreto Ministeriale, molto lunga e in costante aumento, non consente di attuare con efficacia un reale beneficio per il trasferimento del personale interessato, così come enuncia il citato DPR 335/82. Ciò posto si è resa necessaria la rideterminazione che possa consentire da un lato di essere già pronti al nuovo sistema di mobilità e dall’altro di non penalizzare il gran numero di uffici la cui collocazione e organizzazione obbiettivamente poco felici siano ristorate della gratuità della mensa.
Va segnalato che il contributo venuto dal territorio per questo difficile e delicato lavoro, caratterizzato da alcuni ritardi, imprecisioni e dimenticanze ha richiesto dei solleciti, delle richieste di supplementi specifici ed anche della collaborazione delle nostre strutture provinciali.
Il SAP registra con soddisfazione la fine dell’inaccettabile inerzia che l’Amministrazione ha mantenuto da anni sulla questione, ma ritiene che il lavoro svolto possa essere certamente migliorato.
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