La nuova bozza di decreto istitutivo, sensibilmente variata rispetto alla prima, è stata rimessa alla valutazione delle sigle sindacali. Perciò il Vice Capo Prefetto Piantedosi ha indetto una riunione – che si e’ svolta nei giorni scors – assieme ai direttori Centrali delle Risorse Umane Pref. Mazza e degli Istituti di Istruzione Dr. Roca, nonché del Direttore della Scuola di Perfezionamento Dr. Pozzo e, naturalmente, del Direttore delle Relazioni Sindacali Dr. Ricciardi. Il SAP era rappresentato dal Segretario Nazionale Michele Dressadore e dal Vice Presidente Nazionale Rosario Indelicato.
Pur convenendo sull’importanza di cogliere l’occasione per qualificare l’attività formativa offerta dalla nostra Amministrazione, il SAP ha giudicato assolutamente immotivata la decisione di utilizzare personale di altri Corpi per la composizione dell’organico deputato alla gestione amministrativa dei corsi: se è giusta ed indiscutibile la condivisione con le altre Forze di Polizia della parte progettuale e decisionale, dell’organizzazione e della didattica, non si capisce perché le poche unità che provvederanno alla mera fase esecutiva debbano essere “ripartite” col bilancino. Il fatto che ciò avvenga dentro una struttura della Polizia di Stato accresce il senso di disagio e appare come un eccesso di fair play nei confronti di altri Corpi che dimostrano invece atteggiamenti molto meno bonari nei nostri confronti: il riferimento alle manovre dei carabinieri per fagocitare la Polizia Ambientale Forestale (CFS) è del tutto voluto.
Altra doglianza espressa riguarda l’assenza di garanzie per l’inclusione di tutti i ruoli nella selezione dei discenti, richiesta avanzata nella precedente riunione e di fatto ignorata. Rispondendo all’osservazione dei responsabili del progetto sulla ‘naturale’ candidatura delle qualifiche dirigenziali/direttive in quanto responsabili degli indirizzi, della costruzione e del dispiegamento del contrasto ai fenomeni di criminalità organizzata, il SAP ha portato l’esempio del più abile e famoso poliziotto degli ultimi 20 anni distintosi nella lotta alle cosche, quel Roberto Mancini che ha perso la vita pur di smascherare il lucroso traffico di rifiuti tossici in mano alla Camorra: un Ispettore!
Ultimo appunto, pure questo posto in precedenza, ma ancora bellamente ignorato dal Ministero, concerne l’assoluto silenzio sulla pianificazione generale delle scuole. Da anni si paventano ineluttabili dimagrimenti del settore, ma ogni singola iniziativa viene volutamente trattata in modo circoscritto, senza inserirla nel più ampio quadro di quella politica di rimodulazione che di certo i nostri vertici avranno concertato, ma della quale nulla viene dato a sapere. Non intendiamo consentire al Dipartimento di mettere da un giorno all’altro le centinaia di colleghi impiegati negli Istituti di Istruzione davanti a decisioni gia’ prese!
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