“Non si tratta di manifestanti, ma di criminali professionisti del disordine. Il corteo è stata solo l’occasione per creare disordini e le cariche alle forze dell’ordine sono state dolose e preordinate. Le immagini sono inequivocabili e, questa volta, nessuno potrà strumentalizzare l’operato delle forze dell’ordine. Ora ci aspettiamo una netta presa di distanza da parte di tutti, diversamente, significa essere complici di questi delinquenti“. Queste le parole del Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, dopo che sabato 9 novembre a Bologna, in occasione della manifestazione organizzata dai gruppi antagonisti, si sono verificati violenti scontri con le forze dell’ordine messi in atto in modo preordinato da persone con evidente indole criminale, utilizzando bastoni, mazze, fumogeni e bombe carta.
“Per il timore di strumentalizzazioni gli operatori di polizia vengono esposti a cariche, lanci di oggetti e bombe carta senza che siano attivate tecniche difensive, solo al fine di portare all’estremo la situazione ed evidenziare che sono gli operatori ad essere stati aggrediti. Tutto ciò per evitare quanto accaduto a Pisa, non solo riguardo alle polemiche strumentali, ma anche alle denunce che ne sono seguite (dieci colleghi del Reparto Mobile di Firenze e tre funzionari della questura di Pisa sono stati indagati). Non siamo carne da macello e abbiamo diritto, dopo il lavoro, di tornare sani a casa dai nostri cari. Ci sono tecniche e strumenti come gas lacrimogeni e idranti che possono garantire livelli di sicurezza superiore e vanno utilizzati”, ha aggiunto Paoloni, auspicando che “il decreto sicurezza, ora all’esame del Senato, venga approvato celermente poiché contenente norme per contrastare e punire i professionisti del disordine con sanzioni più gravi“.
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