INGIUSTAMENTE SU BANCO IMPUTATI
CHIEDIAMO AL GOVERNO MODIFICHE AL CODICE DI PROCEDURA PENALE
Roma, 9 giu. (Adnkronos) – “Ancora una volta i poliziotti finiscono ingiustamente sul banco degli imputati, ingoiati da un ‘certo’ sistema politico-mediatico, e da ‘certa’ magistratura, che confonde spesso i buoni con i cattivi’. E’ quanto afferma Nicola Tanzi, segretario generale del sindacato di polizia Sap, nell’editoriale dell’house organ ‘Sapflash’.
‘Quello che e’ accaduto a Terni nei giorni scorsi -spiega- e’ emblematico, perche’ l’idea di una manganellata presa in testa da un poliziotto ‘cattivo’ e’ certamente piu’ suggestiva rispetto alla ‘mediocrita’ di una ombrellata subita da un manifestante ‘buono’. L’operato delle forze di polizia non puo’ essere delegittimato e condizionato, anche perche’ il malcontento degli operatori ed in particolare di quelli dei reparti mobili e’ molto grande”.
“La nostra richiesta all’esecutivo e alla maggioranza -prosegue Tanzi- e’ quella di tornare al piu’ presto sulla questione delle garanzie funzionali. C’e’ necessita’ di un nuovo procedimento giurisdizionale per i fatti compiuti nell’adempimento del proprio dovere o relativi all’uso delle armi’.
‘Per far questo -conclude- occorre una modifica al codice di procedura penale che attribuisca al Procuratore Generale della Repubblica, nel distretto di Corte d’Appello, la competenza a svolgere una previa valutazione, di garanzia, dei fatti aventi origine e causa nel servizio di polizia, con l’introduzione di una particolare forma di archiviazione, richiesta con atto motivato, qualora le condotte degli operatori delle forze dell’ordine possano attagliarsi ad una qualunque causa di giustificazione, cosi’ come previsto dal codice penale”.
(Red/Ct/Adnkronos) 09-GIU-13 13:43
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