Si è svolta presso la “Sala Europa” dell’Ufficio Coordinamento e Pianificazione delle Forze di Polizia, la riunione per la riorganizzazione dei posti di funzione da Dirigente Superiore e Primo Dirigente, incontro presieduto dal Prefetto Luigi Savina, accompagnato dal gruppo di missione incaricato e formato dal dott. Roccheggiani, dal dott. Delfini e dalla dott.ssa La Spina.
In apertura dei lavori, la parte pubblica ha illustrato i criteri con cui è stata realizzata la rimodulazione dei succitati posti: alla base del progetto vi è l’adeguamento dell’impianto strategico del Dipartimento in ottemperanza alla riduzione di 51 posti da Primo Dirigente prevista dalla Legge Madia.
Il SAP, in premessa, ha stigmatizzato il metodo di lavoro adottato e imposto dal Dipartimento, a partire dai tempi troppo ristretti concessi per valutare il testo del decreto e proseguendo con l’assenza dei dati relativi alla situazione attuale, utili ad effettuare il raffronto con la proposta sottoposta ai rappresentanti del personale.
Contestata, altresì, la scelta di rinviare ad una fase successiva la trattazione della restante parte del ruolo dirigenziale, composta dalle qualifiche di Vice Questore e Vice Questore Aggiunto, pregiudicando la valutazione complessiva del piano.
Circa i contenuti del provvedimento più di un passaggio ha destato perplessità, soprattutto se valutato in ottica generale: declassamenti come quello dell’Ufficio di Gabinetto della Questura di Foggia, la presenza di un solo Primo Dirigente in alcune questure (Isernia, Rovigo ed altre) o la decisione di strutturare la gerarchia degli uffici – tra Antricrimine, Amministrativa, Digos e Mobile – in modo diverso per ogni Questura rappresentano una scelta che convince solo in parte.
Non poche perplessità sono state espresse in merito ai Commissariati, considerato che taluni di essi gestiscono una mole di lavoro pari a quella di una vera e propria Questura. Per il Commissariato di Corigliano–Rossano, ad esempio, non è stato previsto il 1° Dir. nonostante rappresenti la terza più grande aera territoriale della Calabria, come pure per il Commissariato di Torre del Greco a dispetto degli oltre 80mila abitanti del suo mandamento.
Stessi dubbi per alcune valutazioni nelle specialità: un caso per tutti la Sezione Polizia Stradale Potenza assegnata ad un Primo Dirigente mentre quella di Caserta ad un VQA o ad un VQ.
Per quanto riguarda i ruoli tecnici, il SAP si è riservato di presentare una valutazione dettagliata corredata da una proposta precisa, ma ha da subito rilevato una proporzione fra primi dirigenti assegnati al centro e quelli destinati al territorio inversa rispetto agli auspici. Uno sbilanciamento che si può notare anche nei ruoli ordinari: il 20% dei Primi Dir. al Dipartimento e l’80% in periferia non pare, infatti, distribuzione adeguata.
In attesa del piano sui posti di funzione dei VQA e dei VQ, a breve termine oggetto di una nuova informazione preventiva e conseguente confronto con i sindacati, ci è stato illustrato come il gruppo di lavoro abbia dovuto operare nel ridisegnare strategicamente l’assetto della catena di comando della Polizia di Stato, considerata la riduzione dei 1° Dir. prodotta dalla dirigenzializzazione e la previsione dei massicci pensionamenti previsti per il prossimo quinquennio.
L’elaborazione del progetto è frutto di una analisi di dati oggettivi provenienti dal territorio concernenti i carichi di lavoro di tutte le articolazioni presenti nelle Questure e nelle specialità, nonché di un serrato confronto con i Direttori Centrali del Dipartimento. Alcune realtà sono state elevate a posti di primo dirigente a seguito di esigenze, anche temporali, del territorio (ad esempio Cortina d’Ampezzo che ospiterà i Mondiali di sci nel 2021 e le Olimpiadi Invernali nel 2026).
Ulteriore elemento importante nella questione è la duttilità conferita al sistema dalla previsione introdotta dalla norma che permette ora di effettuare variazioni, ad invarianza di spesa, con un semplice decreto a firma del Ministro dell’Interno.
Infine, per quanto riguarda la mobilità, questa non avverrà con procedure forzate. I dirigenti interessati che occupano una posizione per la quale si prevede ora una qualifica inferiore verranno lasciati in sede fino ad eventuale promozione o al raggiungimento della pensione.
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