Salvi 200 Presidi di Polizia, una vittoria soprattutto per i cittadini (lanci agenzie ADNKRONOS e APCOM/TMNews)

Salvi 200 Presidi di Polizia, una vittoria soprattutto per i cittadini (lanci agenzie ADNKRONOS e APCOM/TMNews)

SPENDING REVIEW: SAP, EVITATA CHIUSURA 200 PRESIDI POLIZIA, VITTORIA CITTADINI TANZI, DIRITTO A SICUREZZA VA RAFFORZATO NON INDEBOLITO Roma, 10 giu. (Adnkronos) – “Lo stop imposto all’idea di chiudere...
SPENDING REVIEW: SAP, EVITATA CHIUSURA 200 PRESIDI POLIZIA, VITTORIA CITTADINI
TANZI, DIRITTO A SICUREZZA VA RAFFORZATO NON INDEBOLITO

Roma, 10 giu. (Adnkronos) – “Lo stop imposto all’idea di chiudere circa 200 presidi di polizia sul territorio nazionale e’, prim’ancora che un successo sindacale, una vittoria soprattutto per i cittadini che mantengono il livello di sicurezza fino ad oggi garantito’. E’ quanto afferma Nicola Tanzi, segretario generale del sindacato di Polizia Sap, all’indomani dell’incontro con il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri.
‘In un’Italia in forte crisi economica e sociale, il diritto alla sicurezza di ciascuno di noi va rafforzato e non indebolito – sottolinea – Specialmente nel sud del nostro Paese, dove il mantenimento dei livelli di sicurezza e’ strettamente legato alla capacita’ delle imprese e dei privati di investire, creare ricchezza e posti di lavoro”.

“I tagli alla spesa previsti dal piano di spending review saranno pari, per il Ministero dell’Interno, a circa 200 milioni nell’arco dei prossimi 9 anni – spiega il segretario del Sap – A giorni sara’ elaborato un documento che verra’ trasmesso alle organizzazioni sindacali e che partira’ dall’idea che occorre mantenere l’attuale impianto della Legge 121/1981 in materia di autorita’ provinciale, politica e tecnica, di pubblica sicurezza, oltre alla previsione di realizzare centrali uniche di acquisto per tutte le forze di polizia con l’obiettivo di ottenere risparmi e portare maggiore efficienza’.

Il ministro, ricorda Tanzi, ‘ha preso due impegni: il primo e’ relativo al fatto che le razionalizzazioni di spesa saranno uguali per tutte le forze dell’ordine e, inoltre, eventuali accorpamenti di Uffici e posti di funzione riguarderanno esclusivamente il livello centrale dei Dipartimenti del ministero dell’Interno e non, come ipotizzato in un primo momento, i presidi territoriali”.


(Sin/Col/Adnkronos) 10-GIU-12 11:16


Spending review/ Sap: evitata chiusura 200 presidi Polizia
“Il diritto alla sicurezza della gente va rafforzato”

Roma, 10 giu. (APCOM/TMNews) – “Lo stop imposto all’idea di chiudere circa 200 presidi di polizia sul territorio nazionale e’, prim’ancora che un successo sindacale, una vittoria soprattutto per i cittadini che mantengono il livello di sicurezza fino ad oggi garantito”. E’ quanto afferma Nicola Tanzi, segretario generale del sindacato di polizia Sap, all’indomani dell’incontro con il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri.
“Perche’ in una Italia – prosegue – in forte crisi economica e sociale, il diritto alla sicurezza di ciascuno di noi va rafforzato e non indebolito. Specialmente nel sud del nostro Paese, dove il mantenimento dei livelli di sicurezza e’ strettamente legato alla capacita’ delle imprese e dei privati di investire, creare ricchezza e posti di lavoro”.

“I tagli alla spesa previsti dal piano di spending review -spiega Tanzi – saranno pari, per il Ministero dell’Interno, a circa 200 milioni nell’arco dei prossimi 9 anni. A giorni sara’ elaborato un documento che verra’ trasmesso alle organizzazioni sindacali e che partira’ dall’idea che occorre mantenere l’attuale impianto della Legge 121/1981 in materia di autorita’ provinciale, politica e tecnica, di pubblica sicurezza, oltre alla previsione di realizzare centrali uniche di acquisto per tutte le forze di polizia con l’obiettivo di ottenere risparmi e portare maggiore efficienza. La Cancellieri ha preso due impegni: il primo e’ relativo al fatto che le razionalizzazioni di spesa saranno uguali per tutte le forze dell’ordine e, inoltre, eventuali accorpamenti di Uffici e posti di funzione riguarderanno esclusivamente il livello centrale dei Dipartimenti del Ministero dell’Interno e non, come ipotizzato in un primo momento, i presidi territoriali”.


Red/Nav 101312 giu 12



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