RITARDI NELL'ATTRIBUZIONE DELLA DENOMINAZIONE DI COORDINATORE AI SOV. CAPO: NOTA AL CAPO DELLA POLIZIA

RITARDI NELL’ATTRIBUZIONE DELLA DENOMINAZIONE DI COORDINATORE AI SOV. CAPO: NOTA AL CAPO DELLA POLIZIA

Nella giornata odierna abbiamo rappresentato al Capo della Polizia che le lungaggini procedurali per l’attribuzione della denominazione di “coordinatore” ai sovrintendenti capo per l’anno 2022 rischia di pregiudicare quei...

Nella giornata odierna abbiamo rappresentato al Capo della Polizia che le lungaggini procedurali per l’attribuzione della denominazione di “coordinatore” ai sovrintendenti capo per l’anno 2022 rischia di pregiudicare quei vincitori del concorso per 2662 posti da vice ispettore che, nelle more delle procedure concorsuali, hanno maturato l’anzianità per l’attribuzione della denominazione d “coordinatore” nel ruolo di provenienza.

Come noto, l’attribuzione della denominazione in oggetto determina un mutamento del parametro stipendiale ed incide altresì sul quantum dell’assegno personale di cui all’art. 3 comma 6 d. lgs. 193/2003, riconosciuto nel caso in cui il passaggio di qualifica o di ruolo comporti l’attribuzione di un parametro inferiore a quello in godimento.

Ad oggi, l’orientamento dell’Amministrazione è quello di non voler procedere alla notifica dell’attribuzione di “coordinatore” per i colleghi che, nelle more della procedura, sono passati di ruolo.

Pertanto, abbiamo chiesto al Capo della Polizia di voler convocare con urgenza le commissioni del personale in modo che ai colleghi sia attribuita la denominazione di “coordinatore” già maturata, con i relativi benefici economici, ed evitare che i candidati risultati vincitori di procedure concorsuali siano penalizzati da pregiudizi derivanti da ritardi burocratici e non consentiti dalla legge.

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