Oltre alla questione relativa alla difesa degli attuali Reparti Volo, si è parlato della formazione dei Piloti presso il CASV (Centro Addestramento Standardizzazione al Volo). Uno dei punti che questa O.S. ritiene fondamentale è quello di dotare tale ufficio di mezzi e personale proprio, rendendolo di fatto una Scuola autonoma in tutti gli aspetti, anche perchè allo stato attuale questo Ufficio non dispone di mezzi propri ma si appoggia al 1° Reparto Volo. Abbiamo anche sottolineato i problemi logistici dei frequentatori che ogni giorno sono costretti a spostarsi da Nettuno, dove alloggiamo, a Pratica di Mare, sede del CASV. Infine è stata evidenziata la necessità di formare nuovi Specialisti oltre ai Piloti.
Tra gli altri temi affrontati quello della manutenzione, col problema della vetustà di alcuni velivoli, e quello dell’amianto, per il quale abbiamo espresso soddisfazione visto che si è riusciti a stipulare una convenzione con l’Università di Tor Vergata per il monitoraggio delle attività legate a questo argomento.
Per quanto riguarda l’argomento Indennità, il SAP ha di nuovo ribadito la necessità di fare chiarezza su una questione che si protrae da troppo tempo e vede coinvolti tutti gli appartenenti alla Specialità che si vedono “tagliate” alcuni voci della busta paga con delle motivazioni imprecise e non chiare, senza contare le eventuali ripercussioni che ne possono derivare ai fini pensionistici.
Altre questioni meritevoli di risoluzione e sottoposte quindi all’attenzione dell’Amministrazione sono quelle relative al personale del P180 impiegato anche (e sempre più sovente) in missioni all’estero, operatori ai quali non vengono retribuite le ore di lavoro straordinario effettuate fuori dai confini nazionali e che secondo noi meriterebbe una soluzione in tempi brevissimi;
quella riguardante una disparità di trattamento tra gli Istruttori di Specialità: nello specifico, agli Istruttori Specialisti è negato il trattamento economico previsto per gli Istruttori Piloti;
in ultimo, un altro aspetto evidenziato e che noi sposiamo in pieno è quello relativo ad un eventuale adeguamento normativo che preveda l’accesso, in caso di incidente, al Fondo Vittime del Dovere anche per i colleghi impegnati in servizi classificati “di addestramento”.
La nostra battaglia continua!
Letta 812 volte