Tra ieri e oggi, rispettivamente a Milano e Catania, sono stati risolti in sicurezza due interventi senza conseguenze per operatori e soggetti fermati, grazie alla dotazione in via sperimentale della pistola taser, usata in queste circostanze dai poliziotti come strumento di dissuasione.
Ieri a Milano, in stazione Centrale, al carabiniere intervenuto per sedare una rissa, è semplicemente bastato intimare al soggetto di bloccarsi, mostrandogli lo strumento. Stessa cosa avvenuta a Catania dove invece si è proceduto al primo arresto. La volante è intervenuta a seguito della segnalazione di due cittadini nigeriani che stavano molestando due ragazze. Gli operatori sono intervenuti riuscendo ad individuare uno dei due molestatori indicato dalle vittime. Alla vista dei poliziotti, l’uomo, appiedato, tentava di fuggire e dopo un lungo inseguimento veniva bloccato. Nella circostanza il soggetto bloccato si scagliava contro uno dei due agenti delle Volanti. A quel punto, il poliziotto abilitato, estraeva il taser a scopo dissuasivo, lo puntava verso il nigeriano senza azionarlo. Il soggetto alla sola vista del taser si è fermato desistendo da qualsiasi attività permettendo così agli operatori la procedura di ammanettamento.
Un plauso va alla professionalità dei colleghi. Come Sap siamo soddisfatti poiché abbiamo sempre ribadito l’importanza di questo strumento che, come questi due primi casi dimostrano, permette di operare in totale sicurezza, riducendo il contatto fisico e conseguenze nefaste sia per operatori che per soggetti fermati.
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