L'incontro, fortemente voluto dal SAP, anche a seguito del nostro convegno di Como, ha visto la presenza delle altre oo.ss. della Polizia di Stato.
Erano presenti per il Dipartimento:
Dr. Cunsolo – Direttore del Servizio Polizia di Frontiera e Stranieri
Dr.ssa Nigro – Direzione Centrale Affari Generali
Dr. Avola e Dr. Ambrosio – Direzione Centrale Risorse Umane
Dr.ssa Di Mario e Dr.ssa Ermini – Ufficio Relazioni Sindacali
Per il SAP erano presenti il Segretario Nazionale Ernesto Morandini e il Segretario Provinciale di Como Ernesto Molteni, direttamente investito territorialmente dalle problematiche in questione.
L'Amministrazione ha rappresentato la necessita' assoluta di riorganizzare gli Uffici e gli organici di tali settori, in relazione alle nuove esigenze scaturite dall'applicazione del trattato di Shengen.
Su un totale di 445 dipendenti – distribuiti tra la 1°, 2° e 3° Zona Polizia di Frontiera (Settori di Domodossola, Aosta, Ponte Chiasso, Tirano, Luino e Tubre) – saranno movimentati 103 colleghi, mentre i restanti 342 saranno destinati ai servizi di retrovalico nell'ambito del contesto di appartenenza.
L'Amministrazione, nel dichiararsi disponibile ad esaudire le istanze accoglibili, fermo restando il rispetto della graduatoria generale, ha precisato che 40 – 45 dipendenti saranno destinati al rafforzamento della Questura di Varese. Per i restanti non si e' ancora definita la specifica distribuzione territoriale e il tutto viene rimandato a prossime comunicazioni – riunioni dopo che la Direzione Polfrontiera avra' incontrato i rispettivi capi zona, anche per la suddivisione in qualifiche del personale da movimentare.
L'Amministrazione ha anche annunciato l'istituzione a Roma di un nuovo Ufficio di Rapido Intervento – URI – che dovra' sopperire a tutte le urgenze territoriali in tema di Polizia di Frontiera.
Nel contesto dell'istituzione di tale ufficio saranno destinati anche dei colleghi provenienti dai precitati settori, ma sempre tenendo conto della graduatoria nazionale.
Comunque, sia che si tratti di assegnazioni a domanda o d'ufficio, gli eventuali trasferimenti saranno tutti trattati come movimenti d'ufficio e quindi i dipendenti non perderanno l'anzianita' di sede finora maturata.
Il Sap, nel prendere atto di quanto comunicato dall'Amministrazione, ha precisato che non saranno in alcun modo tollerati trasferimenti d'imperio in quanto trattasi di colleghi che prestano servizio in zone di “estremo e reale disagio”, molti di questi da tanti, troppi anni.
Quindi, l'invito all'Amministrazione e' stato chiaro: le movimentazioni devono essere condivise attraverso un dialogo costruttivo con gli interessati, volto a limitare e/o eliminare i disagi.
Per quanto attiene la riorganizzazione del valico di frontiera del Gran San Bernardo, e' stata sottolineata la condivisione dell'accordo raggiunto tra l'Amministrazione e le oo.ss. locali, sia in tema di tutela dei diritti del personale che in tema di funzionalita' del servizio.
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