Riorganizzazione Valichi Frontiera con la Svizzera

Riorganizzazione Valichi Frontiera con la Svizzera

Si e&#39 svolta al Dipartimento, nella giornata del 29 ottobre, una importante riunione per la riorganizzazione dei valichi di frontiera ricadenti sul confine elvetico, in vista delle ben note...
Si e&#39 svolta al Dipartimento, nella giornata del 29 ottobre, una importante riunione per la riorganizzazione dei valichi di frontiera ricadenti sul confine elvetico, in vista delle ben note scadenze legate a Schengen.
L&#39incontro, fortemente voluto dal SAP, anche a seguito del nostro convegno di Como, ha visto la presenza delle altre oo.ss. della Polizia di Stato.

Erano presenti per il Dipartimento:

Dr. Cunsolo – Direttore del Servizio Polizia di Frontiera e Stranieri

Dr.ssa Nigro – Direzione Centrale Affari Generali

Dr. Avola e Dr. Ambrosio – Direzione Centrale Risorse Umane

Dr.ssa Di Mario e Dr.ssa Ermini – Ufficio Relazioni Sindacali

Per il SAP erano presenti il Segretario Nazionale Ernesto Morandini e il Segretario Provinciale di Como Ernesto Molteni, direttamente investito territorialmente dalle problematiche in questione.

L&#39Amministrazione ha rappresentato la necessita&#39 assoluta di riorganizzare gli Uffici e gli organici di tali settori, in relazione alle nuove esigenze scaturite dall&#39applicazione del trattato di Shengen.

Su un totale di 445 dipendenti – distribuiti tra la 1°, 2° e 3° Zona Polizia di Frontiera (Settori di Domodossola, Aosta, Ponte Chiasso, Tirano, Luino e Tubre) – saranno movimentati 103 colleghi, mentre i restanti 342 saranno destinati ai servizi di retrovalico nell&#39ambito del contesto di appartenenza.

L&#39Amministrazione, nel dichiararsi disponibile ad esaudire le istanze accoglibili, fermo restando il rispetto della graduatoria generale, ha precisato che 40 – 45 dipendenti saranno destinati al rafforzamento della Questura di Varese. Per i restanti non si e&#39 ancora definita la specifica distribuzione territoriale e il tutto viene rimandato a prossime comunicazioni – riunioni dopo che la Direzione Polfrontiera avra&#39 incontrato i rispettivi capi zona, anche per la suddivisione in qualifiche del personale da movimentare.

L&#39Amministrazione ha anche annunciato l&#39istituzione a Roma di un nuovo Ufficio di Rapido Intervento – URI – che dovra&#39 sopperire a tutte le urgenze territoriali in tema di Polizia di Frontiera.

Nel contesto dell&#39istituzione di tale ufficio saranno destinati anche dei colleghi provenienti dai precitati settori, ma sempre tenendo conto della graduatoria nazionale.

Comunque, sia che si tratti di assegnazioni a domanda o d&#39ufficio, gli eventuali trasferimenti saranno tutti trattati come movimenti d&#39ufficio e quindi i dipendenti non perderanno l&#39anzianita&#39 di sede finora maturata.

Il Sap, nel prendere atto di quanto comunicato dall&#39Amministrazione, ha precisato che non saranno in alcun modo tollerati trasferimenti d&#39imperio in quanto trattasi di colleghi che prestano servizio in zone di “estremo e reale disagio”, molti di questi da tanti, troppi anni.

Quindi, l&#39invito all&#39Amministrazione e&#39 stato chiaro: le movimentazioni devono essere condivise attraverso un dialogo costruttivo con gli interessati, volto a limitare e/o eliminare i disagi.

Per quanto attiene la riorganizzazione del valico di frontiera del Gran San Bernardo, e&#39 stata sottolineata la condivisione dell&#39accordo raggiunto tra l&#39Amministrazione e le oo.ss. locali, sia in tema di tutela dei diritti del personale che in tema di funzionalita&#39 del servizio.

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