L’atteso incontro, molto importante, svoltosi oggi al Dipartimento per discutere i contenuti del provvedimento che, per effetto della delega in scadenza al 30 settembre prossimo, consente di intervenire nuovamente sulle carriere del personale del Comparto Sicurezza e Difesa, ha palesato luci e ombre.
Sorvolando sulla questione squisitamente tecnica della spalmatura dei costi nelle diverse annualità e di quella, tutta politica invece, del cambio di Esecutivo e di Ministro, sono emersi problemi di varia natura, legati alla stridente differenza di richieste fra i vari Corpi interessati all’intervento. Diciamo subito che lo scoglio più grosso è il dirottamento massiccio di risorse su di una voce retributiva voluta dai vertici delle “stellette” e che a noi non piace per niente, sia perché non ha un valore ordinamentale, ma attiene all’ambito contrattuale (difetto già presente nel Riordino che dovremmo aggiustare in questa occasione!), sia perché distoglie finanziamenti che risolverebbero molte delle doglianze sul piatto.
La notizia migliore è la decisione di aggiungere 4mila unità, riassorbibili, nel ruolo dei Sovrintendenti e di introdurre da subito lo scrutinio come procedura di promozione: si tratta di un passaggio che realizza di fatto per un buon numero di anni l’unificazione della carriera da Agente a Sovr.te Capo, una rivoluzione che noi del SAP intendiamo perseguire fino a compimento definitivo. Assieme si avrebbe la riduzione di 1 o 2 anni del tempo di maturazione della denominazione di “Coordinatore” sia per gli Ass. C. che per i Sovr. C., con una tantum per coloro che già lo sono diventati, e per Sovr. C. con 4 e con 10 anni di anzianità in qualifica. Va in porto anche la possibilità per i Sovr. divenuti tale per merito straordinario di partecipare ai concorsi con anzianità più favorevole e annessa ricostruzione carriera. Anticipata anche la messa a bando dei posti per V.Isp. riservati ai Sovr. apicali in 2 o 3 anni invece dei 5 previsti, con evidente vantaggio per gli interessati e pure per gli Agenti Assistenti in virtù dei posti che si liberano prima. Riduzione di 1 anno della permanenza nelle qualifiche di Ispettore e Isp.Capo, anche Tecnici; riduzione di 1 anno pure del transito a Sost. Comm. per gli Isp. Sup. c.d. “raggiunti”. L’una tantum è prevista anche per coloro che avendo avuto una promozione nel periodo compreso tra 2/1 e 30/9 del 2017 sono risultati del tutto esclusi dal decreto di Riordino. Diventa stabile la doppia tornata annuale delle promozioni per Dirigenti, vengono riprese 30 delle 81 posizioni da 1° Dir. a suo tempo perse, recuperandole dalle qualifiche sottostanti, e con lo stesso sistema sono introdotti 1 Dir. Sup. Tec. e 1 Dir. Gen. Tec.; sanata la sperequazione fra ordinari e tecnici nel Ruolo Esaurimento laddove i secondi impiegavano 2 anni in più dei primi per diventare Comm. Capo; risolto problema dello scavalcamento del 13° corso Medici ad opera del corso successivo accorciando di 6 mesi la permanenza in qualifica iniziale; c’è l’aumento di 600 posti nel ruolo Ispettori Tecnici travasati dai corrispondenti ordinari con allargamento anche delle qualifiche apicali.
In più è stata presentata una non breve lista di norme ordinamentali, fra cui l’accorciamento del tempo per la rinuncia al corso da V.Sovr. (dopo la comunicazione della destinazione, non più fino a fine corso) così da consentire lo scorrimento della graduatoria, la titolarità disciplinare nei reparti interforze al nostro funzionario più elevato quando il Dirigente non è della Polizia di Stato, ecc… Alcune novità il SAP non le condivide, come il transito in altri Amministrazioni dei V.Q.A. e V.Q. dichiarati inidonei per malattia con inquadramento nella posizione direttiva più alta e non in ambito dirigenziale, come la preclusione ai concorsi per V.Sovr. di coloro che per due volte rinunciano pur essendo stati riassegnati nella propria sede (chi perde l’ufficio, in pratica), come la rimodulazione delle percentuali di riserva posti nei concorsi interni da V.Commissario invece che il più logico ritocco del limite d’età, e altro.
Il SAP ha soprattutto chiesto la riduzione di almeno 3 anni dei tempi per il raggiungimento della qualifica di Isp.Capo vista la gravissima carenza di Sost.Uff. di P.S, che si realizzerà del 2024 in poi, lo scorrimento della graduatoria concorso 501 V.Isp, il rientro in sede degli interni del 10° corso V.Isp., l’introduzione a regime del punteggio aggiuntivo per tre anni per gli idonei ai concorsi precedenti, il recupero delle anzianità più alte per gli ex ispettori Capo inquadrati Superiori, la valorizzazione delle anzianità nel calcolo dei titoli per i concorsi previsti in fase transitoria. Ha chiesto che venga adeguatamente spiegato il progetto dei 300 Periti Tecnici “cibernetici” poiché nulla viene detto su cosa faranno, come saranno individuati e formati.
Discorso a parte va fatto per il Ruolo Esaurimento: su questo argomento il Sap ha respinto nettamente la proposta del tavolo che vorrebbe limitarsi a togliere la dicitura che lo differenzia dal ruolo ordinario abbandonando del tutto quei riconoscimenti che apparivano adeguati, ancorché non del tutto soddisfacenti, di cui per mesi si è discusso. L’inquadramento a Comm.Capo dopo il corso risultava davvero il minimo da farsi.
Stessa censura per le varie previsioni, più o meno rilevanti, che non mostrano attinenza all’ordinamento, ma ineriscono piuttosto alle fasi contrattuali.
Martedì 10 riprende il confronto con l’obiettivo di concretizzare le proposte avanzate.
Letta 7.722 volte