19 Aprile 2016
Fumata nera alla riunione sul Riordino delle Carriere svoltasi oggi 19 aprile 2016, presso gli uffici del Dipartimento della P.S..
Molto deludente il progetto che alleghiamo e nel quale tutti voi potete riscontrare la totale mancanza di sostanza, dietro ad una cortina di fumo, fatta di nuove denominazioni quali Sostituto Sovrintendente, Sostituto Ispettore e addirittura Primo Sostituto Commissario .
L’origine di questo riordino, che in realtà si dimostra una grandissima “fregatura” ,ha radici profonde nelle nostre dinamiche sindacali e risale agli inizi del 2000 allorché il Sap si ripropose di completare un riordino che aveva portato sostanziali correzioni a quello del 1995.
Il Sap nel 2006 riuscì a far approvare alla Camera dei Deputati un progetto di legge con un preventivo di spesa pari a 960 milioni di euro che, rivalutati ad oggi, sarebbero un 1 miliardo e 200 milioni.
Oggi l’amministrazione intende propinarci un progetto di riordino con unicamente 119 + 28 = 147 milioni ossia circa un decimo dello stanziamento che si renderebbe necessario.
Come sia possibile concepire un progetto adeguato alle necessità della categoria, risulta difficile comprenderlo.
Sul fronte sindacale le prospettive non sono le migliori. Riscontriamo che ad oggi la Consorteria ha abbandonato il tavolo della discussione chiedendo di potersi confrontare in sede tecnica nella consapevolezza che comunque quest’ultimo tavolo non ha alcun potere decisionale sulla questione.
Ricordiamo alla Consorteria che, a causa della ferma opposizione, unicamente per motivi di carattere politico-elettorale,fu la responsabile dell’aborto del progetto di riordino del 2006 al Senato, proprio nell’ultima settimana di legislatura. Non solo, facciamo notare che la stessa Consorteria ha contribuito a determinare le condizioni affinchè questo riordino non potrà essere tale ,nel momento in cui ha deciso di non scendere in piazza il 15 ottobre scorso per fare pressione sul Governo postando nella legge di stabilità le risorse necessarie al rinnovo del contratto e per le carriere, e non ha manifestato a Pontassieve come fece ad Arcore sotto casa del premier, accettando così, supinamente e gaudente, la legalizzazione del lavoro nero mediante gli 80 euro una tantum.
E’ triste riscontrare che la somma per quest’ultima manovra ,se utilizzata in un normale contratto di lavoro nel quale necessariamente andrebbe finanziata la nuova parte normativa, la rivalutazione dell’accessorio, gli accantonamenti per pensione e liquidazione oltre alla tassazione, avrebbe comportato un aumento per un agente appena superiore a 25 euro mensili.
Tornando a noi non possiamo con onestà nascondere di non nutrire grandi speranze per un progetto di riordino delle carriere che possa soddisfare le esigenze soggettive dell’amministrazione, da quelle di progressione a quelle economiche.
Forse è giunto il momento di “PENSARE DIFFERENTE “ e non è azzardato pensare di concepire un progetto generale ed organico da realizzare a step.
Una somma pari ad un decimo di quella necessaria, altro non potrà fare che scontentare tutti se non qualche privilegiato, ma non è questo che serve e neppure quello che vogliamo.
Molto deludente il progetto che alleghiamo e nel quale tutti voi potete riscontrare la totale mancanza di sostanza, dietro ad una cortina di fumo, fatta di nuove denominazioni quali Sostituto Sovrintendente, Sostituto Ispettore e addirittura Primo Sostituto Commissario .
L’origine di questo riordino, che in realtà si dimostra una grandissima “fregatura” ,ha radici profonde nelle nostre dinamiche sindacali e risale agli inizi del 2000 allorché il Sap si ripropose di completare un riordino che aveva portato sostanziali correzioni a quello del 1995.
Il Sap nel 2006 riuscì a far approvare alla Camera dei Deputati un progetto di legge con un preventivo di spesa pari a 960 milioni di euro che, rivalutati ad oggi, sarebbero un 1 miliardo e 200 milioni.
Oggi l’amministrazione intende propinarci un progetto di riordino con unicamente 119 + 28 = 147 milioni ossia circa un decimo dello stanziamento che si renderebbe necessario.
Come sia possibile concepire un progetto adeguato alle necessità della categoria, risulta difficile comprenderlo.
Sul fronte sindacale le prospettive non sono le migliori. Riscontriamo che ad oggi la Consorteria ha abbandonato il tavolo della discussione chiedendo di potersi confrontare in sede tecnica nella consapevolezza che comunque quest’ultimo tavolo non ha alcun potere decisionale sulla questione.
Ricordiamo alla Consorteria che, a causa della ferma opposizione, unicamente per motivi di carattere politico-elettorale,fu la responsabile dell’aborto del progetto di riordino del 2006 al Senato, proprio nell’ultima settimana di legislatura. Non solo, facciamo notare che la stessa Consorteria ha contribuito a determinare le condizioni affinchè questo riordino non potrà essere tale ,nel momento in cui ha deciso di non scendere in piazza il 15 ottobre scorso per fare pressione sul Governo postando nella legge di stabilità le risorse necessarie al rinnovo del contratto e per le carriere, e non ha manifestato a Pontassieve come fece ad Arcore sotto casa del premier, accettando così, supinamente e gaudente, la legalizzazione del lavoro nero mediante gli 80 euro una tantum.
E’ triste riscontrare che la somma per quest’ultima manovra ,se utilizzata in un normale contratto di lavoro nel quale necessariamente andrebbe finanziata la nuova parte normativa, la rivalutazione dell’accessorio, gli accantonamenti per pensione e liquidazione oltre alla tassazione, avrebbe comportato un aumento per un agente appena superiore a 25 euro mensili.
Tornando a noi non possiamo con onestà nascondere di non nutrire grandi speranze per un progetto di riordino delle carriere che possa soddisfare le esigenze soggettive dell’amministrazione, da quelle di progressione a quelle economiche.
Forse è giunto il momento di “PENSARE DIFFERENTE “ e non è azzardato pensare di concepire un progetto generale ed organico da realizzare a step.
Una somma pari ad un decimo di quella necessaria, altro non potrà fare che scontentare tutti se non qualche privilegiato, ma non è questo che serve e neppure quello che vogliamo.
Volantino SAP
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