Iniziato il dibattito sul nuovo riordino delle carriere, fortemente voluto e sostenuto dal SAP.
Nuovo riordino necessario per cercare di sanare il deludente provvedimento propinatoci nel 2017, voluto dal precedente Governo, sostenuto dal cartello Consortiero, per sanare il madornale errore degli 80 euro in nero. Se da un lato va salutata con favore la disponibilità a correggere alcuni degli strafalcioni concepiti dal (s)Riordino, dall’altra resta insoddisfatta l’aspettativa di ricucire molti strappi riscontrati nell’impianto di riforma che così tante critiche ha sollevato nella categoria.
L‘occasione è stata utile per rielencare e ribadire tutte le criticità che, come previsto, si sono realizzate e che coinvolgono tutti i ruoli.
L’Amministrazione ha manifestato la volontà di proporre un primo provvedimento verosimilmente nei mesi di marzo-aprile ed uno ulteriore nel mese di settembre con possibilità di proroga di tre mesi per intercettare risorse anche nella prossima legge di stabilità.
In questa prima fase l’Amministrazione vorrebbe affrontare la questione relativa al ruolo Agenti-Assistenti per il passaggio al ruolo dei Sovrintendenti, preferendo un percorso di fluidità rispetto all’unificazione del ruolo. Inoltre, vorrebbe rivedere in fase transitoria, i tempi di permanenza per il personale del ruolo Ispettori e contestualmente individuare una soluzione riguardo agli attuali Ispettori Superiori promossi tutti con decorrenza 1.1.2017.
Al riguardo il SAP, ha manifestato da subito la necessità che l’Amministrazione proponga un disegno complessivo del nuovo riordino, dopodiché sarà possibile sviluppare anche per step il provvedimento.
Riguardo alla prima questione, abbiamo rivendicato con forza la necessità dell’unificazione del ruolo Agenti Assistenti con quello dei Sovrintendenti, diversamente gli attuali 30.000 Assistenti Capo Coordinatori non avranno mai la possibilità di uno sbocco professionale. Inoltre, abbiamo rimarcato la nostra richiesta di inquadrare gli attuali Sovrintendenti nel ruolo degli ispettori, atteso che oggi la dotazione organica dei primi è di 14.489 e la vacanza organica del ruolo superiore è proprio di 14.000 unità.
Nella fase transitoria dovrebbero quindi essere previste per il ruolo ispettori riduzioni per lo meno del 50% dei tempi di permanenza nelle varie qualifiche in modo da poter garantire sempre la funzionalità dell’apparato ed aver la possibilità entro 5-6 anni di avere nuovi Ispettori Superiori per compensare gli imminenti pensionamenti per tale categoria di personale.
E’ stata chiesta, quindi, attenzione riguardo al 9° corso e al 10° corso in via di svolgimento e alla nota condizione del 7° e 8°.
Riduzione dei tempi di permanenza è stata richiesta anche per il personale dei vice Commissari del ruolo ad esaurimento in modo tale che tutti possano, per lo meno, raggiungere la qualifica di Commissario Capo. Si è chiesto anche che il ruolo ad esaurimento venga reso stabile e possa fungere da sviluppo del percorso di carriera per i Sostituti Commissari. Inoltre, è stato evidenziato che per i pochi perdenti sede, l’Amministrazione riveda la precedente determinazione e gli consenta il rientro.
Per quanto riguarda il ruolo tecnico, abbiamo sottolineato che il principio della equiordinazione non debba valere solo rispetto alle altre forze dell’ordine ma, prima e soprattutto, per i ruoli interni e quindi al personale tecnico debbano essere garantiti gli stessi percorsi di carriera del personale ordinario, riconoscendo quindi il principio delle annualità ai sovrintendenti tecnici e gli stessi anni per la promozione al personale del ruolo esaurimento. Oltre a ciò, risulta quanto mai improcrastinabile, chiarire le funzioni e le mansioni del personale di supporto tecnico logistico come andranno chiarite le competenze e le funzioni del personale direttivo e dirigente tecnico, quando sostituisce il dirigente responsabile di uffici operativi.
La sorpresa maggiore è venuta però dallo schieramento sindacale dal cui ambito è finalmente uscito allo scoperto l’ambigua posizione di chi a parole vuole il “ruolo unico agenti sovrintendenti”, ma sembra poi finire per affossarlo con pregiudiziali francamente poco comprensibili: il limite dei 24mila sovrintendenti non è un comandamento intangibile e la differenziazione delle mansioni non è un problema, mentre lo sbarramento che manda in pensione da Assistenti decine di migliaia di poliziotti, è un vero e proprio delitto che merita soluzione.
Non si può non notare, infine, la netta inversione di tendenza di molti soggetti seduti al tavolo, ieri entusiasti sostenitori delle nuove carriere e oggi, convinti portatori di mille doglianze, un cambio che non ci sorprende, a dire il vero.
Ora il dibattito prosegue con l’obiettivo di arrivare a marzo-aprile con un primo intervento e poi a settembre con un ulteriore provvedimento che, sfruttando le possibilità di proroga, possa attingere ad ulteriore risorse finanziarie.
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