Riordino delle carriere: esito della riunione interforze tenutasi il 10 maggio u.s.

Riordino delle carriere: esito della riunione interforze tenutasi il 10 maggio u.s.

“Udite udite, anzi, leggete leggete”, al Sap piace vincere facile nel senso che è risultato assai semplice preventivare il fatto che il Riordino delle Carriere di cui si sta...
“Udite udite, anzi, leggete leggete”, al Sap piace vincere facile nel senso che è risultato assai semplice preventivare il fatto che il Riordino delle Carriere di cui si sta tanto parlando e che la Consorteria fino a poche settimane fa sbandierava come la panacea di tutti i mali delle nostre buste paga e delle nostre aspirazioni, per contro, invece, altro non è che un riordinicchio e forse neppure tale, ossia un normale ripianamento dei vuoti d’organico con l’aggiunta di qualche specchietto delle allodole a mo’ di Sostituto Sovrintendente, Sostituto Ispettore o Primo Sostituto Commissario.

Una carezza sulla spalla, una manciata di lenticchie, per farci vecchi.

La debolezza del progetto e la totale inconsistenza dello stesso viene messa in luce nel momento in cui si cerca di anticipare da 8 anni a 5 anni il salto dei parametri.

L’onere economico dovuto da questa sfumatura innovativa fa crollare l’intero impianto per mancanza di fondi.

Nel 2006 la Consorteria ha mandato al macero del Senato un progetto di Riordino delle Carriere per 960 milioni di euro rivalutati ad oggi circa 1 miliardo e 200 milioni con varie motivazioni, tra le quali, il fatto che le risorse fossero insufficienti.

Oggi come faremo a ottenere un Riordino decente con un decimo delle risorse ossia 119 milioni annui previsti e 28 milioni ottenuti con la quota del 50% dei tagli mediante gli uffici che dovranno chiudere?

Ai posteri l’ardua sentenza.

INFODIFESA

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