Sono state avviate le procedure per il rinnovo dell’Accordo nazionale Quadro Scaduto da sette anni.
Acqua calda, per consentire al SIULP ed i sette, di dimostrare che esistono, dopo aver rinunciato a difendere la categoria, con un Contratto che porterà qualche briciola nelle tasche dei poliziotti, e la manifestazione contro il Riordino delle carriere, e non PER il Riordino.
Il SAP ha espresso alla delegazione dell’Amministrazione la propria posizione.
L’avvio delle procedure per l’accordo quadro è solamente una prova di propaganda e di demagogia.
E’ del tutto evidente che, essendo legata la materia, al rinnovo della parte normativa del contratto, queste procedure dureranno fintanto che, non si chiuderà il contratto 2006-2008.
Cioè nel 2008.
E la portata innovativa dell’Accordo quadro del 2007-2008 e l’estensione di alcuni diritti già previsti per i “civili” e negati ai poliziotti, dipenderà dalla conclusione del Contratto vero e proprio.
Procedure parallele che, in ogni caso, non potranno chiudersi prima del 2008.
Una trattativa infinita per poter dire che si sta facendo qualcosa.
Per questa ragione il SAP ha chiesto ai vertici dell’Amministrazione di informare il Ministro dell’Interno della richiesta del SAP di essere convocato a Palazzo Chigi per la concertazione in merito alle disponibilità dei fondi del contratto 2006-2007 e per ottenere nuovi fondi dal c.d. “tesoretto” per il Riordino delle carriere e per lo “sganciamento dal pubblico impiego”.
Temi centrali per difendere i poliziotti!
Su questo punto, i lettori devono essere informati di una circostanza particolarmente importante.
Nell’incontro di Palazzo Chigi sulla finanziaria 2007, tra le rappresentanze del personale e il Governo, a novembre 2006, incontro che faceva seguito alla proclamazione della manifestazione nazionale del SAP che, poi si svolse il 5 dicembre, il SAP fu l’unico Sindacato a chiedere al Governo spiegazioni specifiche sulla disponibilità dei fondi. E, in particolare, sull’utilizzazione delle risorse nel 2007.
Al quesito proposto dal SAP, il Governo delegò a rispondere il Dirigente generale del Ministero del Tesoro Lucibello. Questi, disse che i “fondi contrattuali erano perfettamente compatibili e disponibili per il biennio 2006-2007”.
Adesso sappiamo che questo non è vero.
Tant’è che, le Confederazioni, hanno proclamato lo sciopero proprio per questo motivo.
Emerge a questo punto evidente il ruolo SIULP.
Il giorno della concertazione, il suo segretario generale, spese molte parole per sottolineare la fedeltà del cartello al Governo. Disse che il Siulp non si confondeva in chi aveva proclamato la manifestazione del 5.
Non si preoccupò né del problema della disponibilità delle risorse, né della sua entità (un taglio rispetto al contratto precedente del 70%. Da 400 Milioni a 80).
Dopo aver supinamente accettato i 5 euro di incremento veri e il 4,46% di recupero inflativo che non si traduce in un aumento vero, il maggior Sindacato di polizia e a ruota i 7, hanno aperto la trattativa a -tavoli separati- sull’Accordo quadro. Accordo che, in ogni caso, non si chiuderà molto presto. Forse fra 6-7 mesi.
In un comunicato hanno detto di aver conquistato nuove forme di partecipazione alle Relazioni sindacali. Non una richiesta per un euro in più, o il Riordino delle carriere per una categoria tra le più sottopagate d’Europa.
È ormai storia sindacale, quella che ha portato il SIULP ed i sette a proclamare una falsa manifestazione il 4 dicembre, contro il SAP, e non contro il Governo che ha stanziato 5 euro di aumento in un Contratto i cui fondi sono, peraltro, disponibili, dal primo gennaio 2008.
L’importante è diffondere non la “sostanza” dell’azione sindacale, ma la “forma: l’avvio delle trattative per l’Accordo nazionale quadro.
Per questo, in splendido “isolamento” con i 70.000 poliziotti che hanno sostenuto la nostra piattaforma, continuiamo a batterci perché la sostanza della nostra attività prenda corpo: maggiori fondi per lo sganciamento dal pubblico impiego pari almeno a 400 Milioni e il Riordino delle carriere che, secondo il nostro progetto, avrebbe comportato, in 3 anni una spesa pari a 1 Miliardo di euro. Non le “noccioline” Confederali.
Telegramma della Consulta Sicurezza al Governo
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