Reparti speciali e indennità per le specialità

Reparti speciali e indennità per le specialità

La Direzione Centrale per le Specialità, con il suo Direttore dr. R. Sgalla, accompagnato dal responsabile delle Relazioni Sindacali dr. T. Ricciardi e dal dr. Cianciolo dei Servizi di...
La Direzione Centrale per le Specialità, con il suo Direttore dr. R. Sgalla, accompagnato dal responsabile delle Relazioni Sindacali dr. T. Ricciardi e dal dr. Cianciolo dei Servizi di Ragioneria, ha riunito le rappresentanze del personale – il Sap era rappresentato dal Segr. Nazionale Dressadore – per fornire informazioni su alcuni Reparti Speciali e sul pagamento delle indennità erogate dagli enti convenzionati.

Su questo versante, meglio dettagliato nell’allegato che si può leggere in calce, è stato riferito che le l’Autostradale vedrà entro breve liquidate le competenze fino a settembre o, alcuni compartimenti , ottobre 2015 (oggi fermi a dic 2014 per AQ, NA, RM e TO e genn. 2015 gli altri); stessa prospettiva per la Ferroviaria che ad oggi ha incassato il dovuto fino ad aprile 2015; la Postale che attende le spettanze per il 2014 e 2015 ne entrerà in possesso presumibilmente solo a fine anno. Di fronte a queste tempistiche, del tutto irragionevoli, il SAP ha espresso il proprio forte dissenso, anche in considerazione del fatto che, al momento della presentazione del nuovo sistema di gestione stipendiale da parte del Ministero dell’Economia, cui fa capo NoiPa, il Dipartimento aveva pronosticato benefici e sveltimenti meravigliosi.
Invece siamo ancora ostaggio dell’ostruzionismo del MEF sul riaccredito delle indennità in questione! L’unica speranza è affipubDate alla proposta di ottenere un fondo di riserva, alimentato ad inizio anno, che consenta l’anticipo delle spese per le scorte ferroviarie e il pagamento anticipato delle indennità, di fatto aggirando il problema (non si comprende perché irrimediabile) del ritardato versamento al nostro Ministero delle quote regolarmente versate al MEF dagli enti convenzionati. Con tale sistema si prevede di riportare al limite dei 10 mesi il ritardo di erogazione.

Circa i reparti speciali oggetto di rimodulazione, il Direttore Centrale fatto cenno del documento – anche questo visionabile dal link predisposto in calce- in cui sono spiegate le azioni in atto per recuperare al buon andamento il CNES di La Spezia, uscito dalla precedente gestione con non pochi problemi.

Un decreto che sarà emanato a breve disporrà poi l’annullamento del provvedimento di unificazione a Ladispoli dei Centri di Coordinamento Servizi a cavallo e cinofili, confermando nella tradizionale sede di Nettuno l’autonoma struttura per le attività con i cani poliziotto. Nell’occasione sarà dato impulso al primo, stante la positiva riproposta delle pattuglie ippomontate in OP, apprezzate da vari Questori, ed al secondo che vedrà aumentare il numero degli istruttori e, soprattutto, la realizzazione dei corsi banditi, ma rimasti in sospeso. Acquisto di cavalli e cani e formazione di cavalieri e conduttori dovrebbero perciò riprendere un trend positivo, esattamente in senso opposto a quella contrazione voluta dai tagli lineari che il SAP contrasta con forza.

A margine della discussione, il dr. Sgalla ha voluto sondare le opinioni circa la possibilità di regolamentare le assegnazioni ai Reparti Mobili in modo da abbassare l’età media dei componenti, in sostanza immettendo una percentuale di neoagenti a fianco dei trasferimenti a domanda di personale più anziano. La nostra contrarietà è stata netta, motivata dalla semplicissima deduzione che il fenomeno di invecchiamento degli organici, ed in specie quelli del “Celere”, è un sintomo, un effetto che va corretto agendo sulle cause a monte ossia rendendo migliore il servizio nelle Questure, nelle Specialità e negli altri uffici da cui escono gli operatori diretti ai Reparti. Questo al netto degli effetti molto rilevanti di mancato turn over e di contribuzione pensionistica.

Altro sondaggio è stato tentato sulla possibilità di considerare una chiusura di fatto di alcuni uffici ritenuti di scarsa efficacia o poca operatività: anche su questo argomento il SAP ha chiarito che il discorso potrà essere affrontato solo in un condescription di valutazione più ampio e completo della razionalizzazione e soprattutto dopo che gli altri più gravi, più importanti e più impellenti problemi che aspettano soluzione siano stati risolti.

Le due proposte sono state quindi accantonate.

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