«Chi invoca l’approvazione del reato di tortura, con pene maggiorate nel caso in cui a commetterlo siano dei Pubblici Ufficiali, fa riferimento a normative sovranazionali che troppo spesso non tengono in considerazione i cittadini e i lavoratori».
«Quello del reato di tortura è un ddl ‘diabolico’ che non solo, come più volte abbiamo sottolineato, renderebbe impossibile agli agenti lo svolgimento del proprio lavoro ma andrebbe anche ad aumentare a dismisura la pressione psicologica che sarebbero costretti a sopportare. Questo progetto di riforma esporrebbe le Forze dell’Ordine al ricatto da parte della delinquenza e della criminalità».
Affaritaliani.it
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